L’aumento di capitale di Creval ci sarà e partirà con tutta probabilità il prossimo 19 febbraio. In attesa di conoscere quelle che saranno le caratteristiche dell’operazione, gli investitori stanno già iniziando a porsi domande del tipo l’aumento di capitale di Creval conviene? O ancora è consigliabile aderire all’aumento di capitale del Credito Valtellinese? Dare una risposta a queste domande oggi 14 febbraio non è semplice e certamente si potrà stabilire se l’aumento di capitale Creval conviene o no solo dopo che saranno rese pubbliche le condizioni definitive dell’operazione. Ebbene le caratteristiche dell’operazione potrebbero essere messe nero su bianco proprio nella giornata di oggi.
Nel pomeriggio, infatti, è in programma un attesissimo consiglio di amministrazione del Credito Valtellinese con all’ordine del giorno proprio l’aumento di capitale. La reazione su Borsa Italiana all’importante appuntamento è negativa. Il prezzo delle azioni Creval, infatti, è precipitato di oltre 5 punti percentuali. Addirittura nel corso del mattino la quotazione Credito Valtellinese è finita pure in asta di volatilità per eccesso di ribasso. Mentre scriviamo il prezzo delle azioni Creval si muove poco sopra i 10 euro a dimostrazione di come sia alta la tensione in vista delle decisioni del CdA.
Se oggi è però corsa a vendere azioni Creval è perchè gli investitori hanno già appreso alcune di quelle che saranno le caratteristiche dell’operazione. Il Sole 24 Ore ha infatti rivelato che l’aumento di capitale di Creval dovrebbe essere iper-diluitivo con uno sconto sul TERP di appena il 15%. Lo stesso quotidiano economico afferma anche che l’operazione avrebbe ricevuto una serie di riscontri positivi da investitori qualificati europei e americani. Questa è ovviamente una notizia positiva che fa ben sperare sulla riuscita dell’operazione. Attenzione però ai facili entusiasmi. L’aumento di capitale di Creval, operazione che deve essere per forza chiusa prima delle elezioni politiche 2018 per non incappare nella scontata incertezza politica post-elezioni, si annuncia infatti come molto delicato dal punto di vista tecnica. A dirlo non sono investitori scettici ma gli stessi numeri del Credito Valtellinese oggi. La banca della Valtellina, infatti, ha una capitalizzazione di appena 111 milioni di euro e ai prezzi attuali procederà con l’emmissione di nuove azioni Creval per 700 milioni di euro. Il confronto tra questi due numeri è la migliore prova della delicatezza dell’operazione.
Proprio perchè consapevoli di questa situazione, molti investitori oggi hanno scelto di vendere le azioni Creval in loro possesso. E’ probabile che il titolo resti sotto ai riflettori del mercato almeno fino a quando non verranno pubblicate le caratteristiche dell’aumento di capitale.
Anche dopo la definizione delle condizioni dell’operazione, sulla quotazione Creval ci potrebbero essere forti oscillazioni di prezzo. Non va dimenticato, infatti, che l’aumento di capitale viene visto come una operazione propedeutica a futuri merger. Da tempo si parla di una fusione tra Credito Valtellinese e la Banca Popolare di Sondrio mentre nei giorni scorsi si era addirittura parlato di una possibile fusione tra Creval, BPER Banca, Monte dei Paschi, Banco BPM e Banca Carige. Le indiscrezioni su questa maxi operazione, però, non hanno trovato conferma. Rumors a parte i prossimi mesi potrebbero essere molto incandescenti per le banche. I nuovi modelli dimostrano che in Europa non ci sarà più spazio per le banche piccole e le aggregazioni saranno la sola mossa possibile che molti istituti italiani potranno intraprendere. Credito Valtellinese per presentarsi con i conti in ordine ad eventuali ipotesi di M&A, ha bisogno di chiudere con successo l’aumento di capitale.
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