Il prezzo delle azioni Creval, con un brusco movimento rialzista, si è allontanato dai livelli raggiunti nelle ultime sedute e, come emerge dai dati relativi all’andamento del titolo su Borsa Italiana oggi, ha scongiurato il rischio di precipitare sui valori di metà novembre. Mentre scriviamo la quotazione del Credito Valtellinese segna un aumento di oltre 13 punti percentuali a 10,7 euro. Il rilancio delle quotazioni sopra i 10 euro è dovuto a naturali inversioni di rotta. Come emerge osservando i grafici relativi all’andamento del titolo Creval da inizio anno ad oggi, il valore delle azioni ha perso ben il 20%. Se su Borsa Italiana oggi Creval vola è unicamente per motivi di tipo tecnico. Il quadro di fondo sul Credito Valtellinese resta profondamente incerto. In primo piano c’è sempe la questione relativa all’aumento di capitale da 700 milioni di euro che dovrebbe partire attorno al 19 febbraio per chiudersi prima delle politiche del 4 marzo. Ad oggi i dettagli sull’operazione di ricapitalizzazione non sono ancora noti ma indipendentemente da quelle che potrebbero essere le caratteristiche dell’aumento di capitale di Creval, tutti gli analisti sono concordi nell’affermare che l’operazione presenta un alto rischio di execution. L’ammontare che Creval richiederà al mercato, infatti, è superiore di circa 7 volte all’attuale capitalizzazione di Borsa della banca che non va oltre i 100 milioni di euro. 

Logicamente comunque, il rialzo di Creval su Borsa Italiana oggi è stato possibile grazie anche alla presenza di alcuni appigli. Milano Finanza ha ricordato che entro il fine settimana dovrebbe essere completato il consorzio di garanzia a tutela dell’operazione. A farne parte dovrebbero essere Mediobanca e Citigroup ma anche Bank of America-Merryll Lynch e Credit Suisse. Altre banche, come JP Morgan e Deutsche Bank potrebbero prendere parte all’operazione ma assumendo comunque impegni di secondo accollo. E’ molto probabile che la questione del consorzio di garanzia possa essere definita il prossimo 5 febbraio quando il Credito Valtellinese approverà i conti preliminari 2017. Queste qeustioni sono destinate ad essere quasi secondarie dinanzi a quello che è il più grande rischio che Creval corre ossia la possibilità che le adesioni siano basse. 

Per capire se la ricapitalizzazione possa riuscire o meno bisognerà infatti capire come intendono muoversi i soci storici. Allo stato attuale dei fatti solo l’imprenditore francese Denis Dumont, azionista dell’istituto valtellinese con il 5,12%, ha dichiarato che intende aderire pro-quota all’aumento di capitale del Credito Valtellinese. Per il resto, invece, è buio totale con una incertezza che resta quindi alta.

In considerazione di tale situazione si può ritenere che la quotazione Creval possa restare molto volatilite fino alla partenza della ricapitalizzazione. Addirittura è ipotizzabile che il prezzo delle azioni Creval, rispetto ai valori su Borsa Italiana oggi possa subire anche forti oscillazioni fino a quando la ricapitalizzazione da 700 milioni di euro non dovesse essere conclusa. Sempre sperando che non si verifichino pericolosi incroci con le elezioni politiche del 4 marzo prossimo. 

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