EuroTower e forbici a simboleggiare il taglio dei tassi
Giù di 25 punti base i tassi BCE - BorsaInside

Tutto come nelle previsioni a Francoforte con la Banca Centrale Europea che ha deciso di tagliare i tassi di riferimento di 25 punti base portando quello sui depositi dal precedente 3,5 per cento al 3,25 per cento. La nuova riduzione del saggio di riferimento arriva dopo quella sempre di 25 punti base decisa nel board di settembre e dopo l’iniziale taglio del primo 0,25 per cento deciso a giugno.

Come si può vedere dal grafico in basso la reazione del mercato azionario alla mossa dell’EuroTower è stata praticamente nulla. Il Ftse Mib, orientato positivamente fin da questa mattina, si è semplicemente limitato a rafforzare il suo verde con le azioni Poste Italiane che hanno continuare a svettare in cima al listino. La reazione fredda da parte del mercato azionario italiano (ma il discorso può essere esteso a tutte le borse europee) è appunto dovuta al fatto che tutte le previsioni concordavano sul ribasso dei tassi di 25 punti base. Diciamo che a fare rumore tra gli addetti ai lavori sarebbe stato il mancato rispetto delle indicazioni del consensus e non la loro conferma.

Ma vediamo nel dettaglio quali sono state le decisioni dell’EuroTower e cosa potrebbe succedere adesso.

Riunione BCE 17 ottobre 2024 nel dettaglio

La BCE ha affermato che la decisione di ridurre il costo del denaro di 25 punti base nel board odierno è stata adottata all’unanimità ed è stata frutto delle nuove valutazioni sulle prospettive di inflazione nell’area Euro nonchè della dinamica dell’inflazione di fondo e dell’intensità della trasmissione della politica monetaria. L’EuroTower ha ribadito che l’andamento dell’inflazione stia confermando che la tendenza disinflazionistica sia ben avviata. Inoltre le prospettive dei prezzi al consumo sono influenzate dalle recenti sorprese al ribasso giunte dagli indicatori di attività macro.

Per quello che riguarda le prospettive per i prossimi mesi, i vertici dell’EuroTower si attendono che l’inflazione aumenti nel breve termine per poi proseguire con la flessione fino a raggiungere il target previsto nel corso del 2025. Nella nota finale della riunione, proprio in merito alla dinamica dell’inflazione, viene specificato che essa è ancora alta perchè i salari continuano a crescere ad un ritmo elevato, tuttavia le pressioni sul costo del lavoro dovrebbero proseguire ad adattarsi in modo graduale in un contesto in cui i profitti mitigano il loro impatto.

Per quanto riguarda il PEPP (pandemic emergency purchase programme), non è più previsto il reinvestimento di tutto il capitale rimborsato sui titoli in scadenza e così facendo il portafoglio si sta riducendo di 7,5 miliardi di euro al mese, in media. L’EuroTower intende completare i reinvestimenti nel quadro di questo programma alla fine del 2024. La BCE continuerà a reinvestire in modo flessibile il capitale rimborsato sui titoli in scadenza del portafoglio del PEPP in modo tale da contrastare i rischi per il meccanismo di trasmissione della politica monetaria.

Inoltre il Consiglio direttivo esaminerà in modo regolare come le operazioni mirate e i rimborsi in atto influenzino l’orientamento della politica monetaria.

Per finire dalla BCE è ancora una volta arrivata la rassicurazione che, nell’ambito del proprio mandato, saranno adottati tutti gli strumenti necessari per assicurare che l’inflazione possa tornare all’obiettivo del 2 per cento nel medio termine e al tempo stesso per preservare l’ordinata trasmissione della politica monetaria.

Nel corso della successiva conferenza stampa, la presidente della BCE Lagarde non ha voluto dare anticipazioni in merito a quelle che saranno eventuali decisioni nell’ultima riunione BCE dell’anno, quella in programma il 12 dicembre prossimo. La governatrice, come nel suo stile, si è limitata a dire che ad ogni incontro verranno valutati i dati macroeconomici per modulare la politica monetaria.

La riunione BCE era il market mover più atteso della giornata odierna. Ricordiamo che le decisioni di politica monetaria della BCE e più in generale di tutte le banche centrali tendono a condizionare oltre alle borse di area (nel caso dell’EuroTower quelle europee) anche il mercato del forex con il cambio Euro Dollaro in testa. Su indici di borsa e mercato delle valute si può fare trading da una sola piattaforma grazie a strumenti derivati come i CFD.

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Il commento degli analisti alle decisioni BCE

Consueta pioggia di commenti alle decisioni odierne della Banca Centrale Europa. Di seguito riassumiamo le più significative prese di posizione.

  • Morgane Delle Donne (Head of Investment Strategy Europa di Global X): non è da escludere la possibilità che la BCE possa sospendere i tagli dei tassi entro l’inizio del prossimo anni. Secondo l’analista visto che l’inflazione nel breve termine dovrebbe aumentare, l’EuroTower potrebbe optare per un approccio più attendista prima di riprendere i tagli quando l’inflazione riprenderà il suo calo.
  • Mauro Valle (Head of fixed income presso Generali Asset Management): la BCE taglierà ancora il costo del denaro nei prossimi meeting e quindi il terminal rate potrebbe essere raggiunto prima del previsto. Tuttavia è necessario capire se il livello finale sarà in effetti il famoso target del 2 per cento, come del resto il mercato ha prezzato nelle settimane scorse, oppure se sarà più basso.
  • Sandra Rhouma (European Economist di AllianceBernstein): l’EuroTower taglierà i tassi ad ogni riunione fino a giugno 2025. Si tratta di uno scenario diverso rispetto alla precedente prospettiva di un ritorno a tagli trimestrali nella prima metà del 2025. Tuttavia con un’inflazione in stabile discesa e una politica fiscale non così aggressiva, ci potrebbe essere una accelerazione dei tagli. Lo scenario di riferimento è allineato a quelle che sono le attuali previsioni del mercato che prevedono 5 tagli e un tasso al 2 per cento entro giugno 2025.

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