Dopo la pausa di agosto, a settembre tornano gli appuntamenti con le banche centrali. In programma, infatti, ci sono sia la riunione della BCE che quella della FED. Inutile dire che l’attenzione sui due summit è massima visto che dalle decisioni di politica monetaria delle due banche centrali dipende l’andamento dei mercati finanziari (dal forex fino ad arrivare alle singole borse).
A riunire per prima il suo direttivo sarà la Banca Centrale Europea il cui summit è in programma per il 14 settembre prossimo a Francoforte (quindi questa settimana). A seguire ci sarà poi il board della FED la cui riunione inizierà il 20 settembre e terminerà il 21 settembre (l’assise del Fomc FED dura sempre due giorni). Nel giro di due settimane, quindi, sarà possibile conoscere quali saranno i prossimi tassi BCE e FED.
Vero è che mancano ancora alcuni giorni alla riunione dell’EuroTower (e molti di più a quella della FED), tuttavia già adesso si possono formulare delle previsioni su quello che potrebbe essere deciso. Vediamo nel dettaglio.
Riunioni FED e BCE settembre 2023: divergenza sulle decisioni?
E’ bene subito mettere in chiaro un aspetto: le previsioni sull’esito della riunione BCE e FED di settembre non sono convergenti e questo non per l’ammontare del rialzo dei tassi (non sarebbe una novità visto che nei board più recente gli incrementi decisi dall’EuroTower sono sempre stati più consistenti rispetto a quelli deliberati dalla Federal Reserve) ma perchè mentre Francoforte dovrebbe proseguire con il rialzo, il Fomc FED potrebbe lasciare tutto invariato.
Al rientro dalla pausa festiva, quindi, si prospetta una profonda divergenza nelle politiche monetarie di FED e BCE. La prima si dovrebbe prendere una pausa di riflessione mentre la seconda potrebbe continuare la sua politica da falco. Ad aver lanciato questa ipotesi è stato Volker Schmidt il senior portfolio manager di Ethenea Independent Investors.
Nel prossimo paragrafo analizzeremo le previsioni sull’esito della riunione BCE e quelle sul board FED.
Riunione BCE settembre 2023: previsioni sui tassi
Cosa deciderà la BCE sui tassi nella riunione di settembre 2023? Secondo l’esperto i più importanti membri del Comitato esecutivo dell’EuroTower, nell’ultimo periodo, hanno sempre evitato di fornire indicazioni precise su quelle che sarebbe stato le loro decisioni nel meeting di settembre.
Ci sono però alcuni dati oggettivi che lasciano spazio a ben pochi margini di errore. Attualmente l’inflazione è del 5,3 per cento ed è nettamente distante dal target del 2 per cento fissato dalla stessa BCE. Non è necessario essere dei grandi esperti per capire che con questo divario la sola cosa che l’EuroTower possa fare è aumentare ancora il costo del denaro. Con queste premesse, l’aumento non potrà che essere di altri 25 punti base.
Sempre secondo Volker Schmidt, nei prossimi mesi il tasso di inflazione in Europa dovrebbe scendere in area 3,5 per cento a causa degli effetti base, visto che sia i prezzi dell’elettricità che quelli del gas sono ampiamente sotto i livelli dell’anno scorso. L’esperto ha anche evidenziato che in occasione della prossima riunione della BCE verrà anche presentata la nuova previsione di inflazione. Tenendo conto che a giugno era stata prevista un’inflazione media del 3 per cento nel 2024 e del 2,2 per cento nel 2025, si può affermare che qualsiasi revisione al rialzo di questa stima nel board di settembre, renderà ancora più probabile un ulteriore aumento dei tassi di riferimento anche nei summit dei prossimi mesi.
Riunione FED settembre 2023: previsioni sui tassi
E adesso passiamo dall’altro lato dell’Oceano. Come detto il 20 e 21 settembre si terrà la riunione della FED. Secondo Schmidt, non ci dovrebbe essere alcun rialzo dei tassi a settembre. Tuttavia, questo non significa che il dibattito su un eventuale incremento del costo del denaro negli ultimi board dell’anno sia destinato a finire in un cassato, perchè in realtà questa ipotesi continuerà a restare sul tavolo.
La spesa dei consumatori durante l’estate è aumentata tantissimo. Assieme all’aumento dei prezzi delle materie prime ciò potrebbe avere un impatto sulla pressione dell’inflazione e quindi ridare slancio alle indiscrezioni su un nuovo aumento dei tassi di interesse nell’ultima parte dell’anno.
Resta quindi la possibilità di altri rialzi dei tassi FED (ma non nel board Fomc di settembre) che si concretizzerebbero nel caso in cui l’economia Usa dovesse essere troppo pimpante. Gli ultimi dati sul mercato del lavoro Usa sembrano suggerire che il tanto atteso rallentamento economico degli Stati Uniti possa davvero essere iniziato.
Come fare trading in vista delle riunioni BCE/FED di settembre 2023
E adesso veniamo alla parte più operativa che è sempre quella che interessa di più i trader. Come sfruttare l’attesa per l’esito delle riunioni di politica monetaria delle due banche centrali? Ovviamente vanno anzitutto individuati i mercati più adatti per investire. Quando ci sono decisioni sui tassi sono il Forex e le borse ad essere condizionate.
E quindi sorge un potenziale problema perchè trattandosi di mercati così diversi, si potrebbe essere costretti a dover operare con piattaforme diverse. In realtà, però, questa è una criticità che non si pone se si scelgono i broker giusti. Su questo sito noi ne consigliamo sempre due:
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