L’appuntamento clou dell’ultima settimana di luglio è rappresentato delle riunioni di FED e BCE. Entrambi gli appuntamento sono di fondamentale importanza per i mercati e questo non solo perchè si tratta degli ultimi due board prima della pausa estiva ma anche perchè dalle decisioni delle due banche centrali potrebbe dipendere il sentiment di medio termine degli investitori.
Come sempre avviene quando ci sono market mover così importanti, tra gli investitori è già caccia alle previsioni. Fondamentalmente la domanda che tutti si pongono è solo una: quali saranno le decisioni di politica monetaria della Banca Centrale Europea e della Federal Reserve? I tassi BCE e FED resteranno fermi oppure ci saranno altri aumenti?
Proprio le stime sull’esito della due riunioni saranno al centro di questo post. Prima di scendere nel dettaglio, è importante sottolineare un aspetto interessante riguardante le tempistiche. Le riunioni di politica monetaria saranno concentrate in appena 3 giorni. Tutto infatti si terrà tra il 25 e il 27 luglio. Questo significa che in un arco di tempo molto ristretto, gli investitori avranno non pochi spunti per la loro attività di trading. Come sempre accade quando si ha a che fare con decisioni di politica monetaria, i mercati più esposti saranno quelli azionari (quindi tutte le borse europee e in più Wall Street) e quelli valutari (cambio Euro Dollaro in primis).
Ora il fatto che i mercati siano così diversi non significa che sia necessario usare piattaforme differenti per investire. In realtà scegliendo broker come ad esempio eToro è possibile speculare su mercati molto diversi tra loro (come appunto azioni e forex) usando sempre la stessa piattaforma. Inoltre eToro mette anche a disposizione la demo gratuita da 100mila euro con la quale è possibile fare pratica senza correre il rischio di perdere soldi reali.
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Riunione BCE luglio 2023: le previsioni aggiornate
Iniziamo la nostra analisi partendo dalle previsioni BCE. In realtà, nel caso dell’EuroTower, non è che si possa parlare di stime visto che i vertici dell’EuroTower hanno già detto chiaramente quale sarà la loro decisione annunciando un aumento dei tassi 25 punti base che porterà il tasso di deposito al 3,75 per cento.
Partendo da questa premessa Volker Schmidt – senior portfolio manager di ETHENEA Independent Investors ha affermato che la vera attesa è in realtà per il board di settembre.
L’inflazione dell’area Euro continua ad essere al di sopra dell’intervallo obiettivo fissato dalla banca centrale. Il tasso complessivo di inflazione ha registrato un ribasso del 5,5 per cento nel mese giugno ed è ora pari alla metà rispetto al picco del 10,6 per cento che era stato raggiunto ad ottobre 2022. Stando a quelle che sono le previsioni è possibile che il tasso di inflazione possa scendere anche al 4 per cento a settembre 2023 ed addirittura sotto al 3 per cento in ottobre.
Cosa sta a significare tutto questo? La deduzione è molto semplice: proprio nella parte finale dell’anno ci potrebbero essere molte sorprese perchè, a causa del venir meno degli effetti base, l’inflazione potrebbe tornare a salire. La BCE si troverà in quel momento dinanzi ad un bivio da cui dipenderanno molto cose e sarà chiamata a decidere se l’aumento è solo una fiammata oppure se c’è un ritorno a un trend di inflazione di fondo che resta superiore a quelli che sono gli obiettivi dell’EuroTower.
Per l’analista, quindi, il vero nodo non è rappresentato dalla riunione BCE di luglio ma da quella di settembre. Sarà in quel momento che l’EuroTower sarà chiamato ad affrontare il grande dilemma che abbiamo citato in precedenza visto che avrà a sua disposizione dati più aggiornati rispetto a quelli di agosto. Giustamente l’analista ricorda come nel 2021 la BCE, ma anche la FED, sbagliarono del tutto pensando che la crescita dell’inflazione sarebbe stata momentanea mentre come andò poi a finire lo sappiamo tutti.
Proprio questo pesante precedente porterà la BCE a spalancare la porta ad altri rialzi dei tassi dopo quello di 25 punti base atteso per luglio.
In conclusione, quindi, c’è da attendersi da parte dell’EuroTower un sostanziale mantenimento dei toni da falco anche perchè l’economia dell’area Euro resta molto fragile visto che il settore manifatturiero continua a mostrarsi debole.
Riunione FED luglio 2023: le previsioni aggiornate
E adesso spostiamoci negli Stati Uniti. A differenza della BCE, la Federal Reserve non ha specificato cosà farà nel board di luglio. Tuttavia tutto lascia ritenere che ci possa essere un rialzo di 25 punti base. Secondo il presidente Powell c’è una forte maggioranza dei membri della BCE per la quale sono necessari almeno altri due rialzi dei tassi entro fine 2023. E del resto, dal fronte macro, il mercato del lavoro evidenzia solo piccolo segnali di debolezza e l’economia non è ancora raffreddata.
Vero è che l’inflazione ha raggiunto il suo picco, tuttavia essa è ancora troppo alta e il tasso core è continua ad essere molto persistente. Per quello che riguarda i numeri, a luglio l’inflazione è scesa a un sorprendente 3 per cento ma attenzione perchè il dato core del 5 per cento sembra proprio suggerire che gran parte del calo dell’inflazione complessiva sia da imputare agli effetti di base.
Considerando che dopo il summit di luglio ci sarà una pausa ad agosto e che la prossima riunione si terrà a settembre, sarà necessario attenere quel momento per vedere i primi segnali di un possibile rientro dell’inflazione sotto al 3 per cento. Da questo movimento dipenderanno quelle che saranno le prossime mosse della FED.
Come investire in vista delle riunioni BCE e FED
Lo abbiamo già anticipato in precedenza, il doppio appuntamento di politica monetaria in programma dal 25 al 27 luglio è un grande assist per investire in borsa ma anche sul Forex.
Inutile dire quanto sia importante usare un broker che consenta di investire su entrambi in mercati in modo rapido. Dal nostro punto di vista i più interessanti sono:
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