tassi BCE

Nessuna sorpresa dalla riunione BCE di oggi. Come ampiamente prevedibile la Banca Centrale Europea ha deciso di incrementare i tassi di riferimento di 75 punti base annunciando nuovi rialzi nei prossimi board. Obiettivo dell’EuroTower è quello di riportare, nel più breve tempo possibile, gli obiettivi di inflazione attorno al 2 per cento. A causa del nuovo aumento deciso oggi, il saggio di riferimento è ora pari al 2 per cento mentre quello sui depositi è passato dallo 0,75 per cento all’1,5 per cento.

Il consiglio direttivo della BCE ha inoltre affermato che è sua intenzione continuare a reinvestire, in modo integrale, il capitale rimborsato sui titoli in scadenza nell’ambito del Programma di acquisto di attività per un prolungato periodo di tempo successivamente alla data in cui ha iniziato a innalzare i tassi di interesse di riferimento della BCE e comunque fino a quanto ciò sarà necessario …

Per quello che riguarda il PEPP (pandemic emergency purchase programme), l’EuroTower continuerà a reinvestire il capitale rimborsato sui titoli in scadenza nel quadro del programma almeno fino alla fine del 2024. Successivamente la riduzione del PEPP sarà gestita in modo tale da evitare che si possono creare interferenze con quelle che sono le politiche monetarie della banca centrale.

Oltre al rialzo dei tassi di 75 punti base, una seconda novità arrivata dalla riunione BCE di oggi riguarda la modifica dei tassi di interesse applicabili alle OMRLT-III. A partire dal prossimo 23 novembre 2022 fino alla data di scadenza o rimborso anticipato di ogni rispettiva OMRLT-III in essere, il tasso di interesse sulle OMRLT-III verrà indicizzato alla media dei tassi di interesse di riferimento.

Reazione di borse e forex alle decisioni BCE di oggi 27 ottobre 2022

Non sono da registrare forti impatti delle decisioni BCE su forex e borse. Per quello che riguarda i cambi, l’Euro si è confermato sopra la parità nel cambio con il Dollaro. Per quanto riguarda invece le borse, i mercati del Vecchio Continente segnano variazioni molto contenute anche perchè l’aumento dei tassi di 75 punti base era dato per scontato da tutti. Nel caso specifico di Borsa Italiana c’è da rilevare il passaggio da un leggero rosso ad un leggerissimo verde. Nel primo pomeriggio il Ftse Mib viaggia in rialzo dello 0,2 per cento a quota 22430 punti.

Riunione BCE oggi 27 ottobre 2022: previsioni

Saranno la riunione della Banca Centrale e la successiva conferenza stampa della governatrice Lagarde i due market mover più importanti di oggi 27 ottobre 2022. Sul tavolo ci sono le decisioni di politica monetaria (tassi di riferimento) ma anche eventuali aggiornamenti delle stime sull’andamento economico dell’Eurozona (temi come il rally dell’inflazione e il rischio recessione saranno sicuramente al centro del summit).

Come sempre avviene nei giorni in cui si tengono le riunioni della BCE, i mercati preferiscono adottare un approccio prudente almeno fino a quando non ci sarà la comunicazione sui tassi. E infatti non è un caso se oggi la borsa di Milano registra una leggera flessione alla quale si può attribuire una valenza prudenziale.

In generale, la riunione delle banche centrali rappresenta sempre una grande occasione per fare trading online. L’esito del summit (e ancora prima le previsioni sulle delibere) hanno potere di condizionamento perlomeno sue due mercati diversi: forex (a partire ovviamente dal cambio euro dollaro) e borse europee (compresa Piazza Affari).

Una domanda a questo punto spontanea riguarda le procedure operative: è possibile investire sia sulle borse che sul forex da una stessa piattaforma oppure è necessario ricorrere a strumenti differenti? Ebbene grazie a broker come eToro si può operare tranquillamente dalla stessa piattaforma su tanti mercati differenti. Non solo ma è anche possibile fare pratica con un conto demo da 100 mila euro virtuali per poi passare solo dopo ad un investimenti con soldi veri.

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Riunione BCE oggi 27 ottobre 2022: opinioni analisti

La domanda che tutti gli analisti si pongono nel giorno delle decisioni BCE sui tassi è semplicemente una: la Lagarde manterrà o no la linea fin qui seguita? Praticamente tutti gli esperti sono convinti che l’EuroTower rispetterà le attese e opterà per un aumento dei tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali di 75 punti base. A causa di questo aumento, il costo del denaro salirà dall’1,25 per cento al 2 per cento. Attenzione perchè questo sarà un ammontare destinato ad entrare nella storia della Moneta Unica visto che per ritrovare tassi così alti bisogna tornare fino al primo trimestre 2009 quando il presidente della BCE era il francese Jean Claude Trichet.

Il rialzo dei tassi di 75 punti base sarebbe il secondo di questa entità dopo quello deliberato nel meeting del Consiglio Direttivo del 14 settembre scorso. Se praticamente tutti gli analisti sono concorsi nel ritenere che oggi il costo del denaro sarà alzato dello 0,75 per cento è perchè le dichiarazioni rilasciate dai principali membri del Governing Council nelle ultime settimane, non hanno mai aperto spiragli su altre opzioni.

Ma vediamo nel dettaglio cosa pensano gli altri esperti sulle decisioni di politica monetaria della BCE.

Secondo Franck Dixmier, Global CIO Fixed Income di Allianz Global Investors, è palese che la situazione in cui si trova la Banca Centrale è sempre più scomoda poichè le politiche monetarie finq ui seguire non sembrano avere alcun impatto positivo sull’economia. Per l’esperto di AllianzGI è scontato che oggi venga deciso un aumento dei tassi di 75 punti base. Essendo questo evento prezzato dal mercato, è inevitabile che l’attenzione si sposti alle dichiarazioni in merito alla riduzione del bilancio della banca centrale. Inoltre nel corso della consueta conferenza stampa la Lagarde dovrebbe ribadire il suo impegno ad avviare il quantitative tightening solo dopo la fine del ciclo di rialzo dei tassi.

Anche per Mabrouk Chetouane Global Head of Market Strategy della francese Natixis Investment Managers, non ci sono dubbi sul fatto che la BCE porterà il costo del denaro al 2 per cento. Per gli esperti, però, l’appuntamento di oggi non sarà una formalità poichè la banca centrale europea dovrà rendere più chiara quella che è la propria tabella di marcia per il 2023 quando la politica di forti riazlo dei tassi potrebbe presentare il suo conto all’economia reale. Secondo Natixis IM, la Bce dovrà aumentare il tasso di rifinanziamento principale al 3 per cento. Inoltre, se l’obiettivo è quello di raggiungere la stabilità dei prezzi senza che ciò metta a rischio la stabilità finanziaria, allora dovrebbe essere temporaneamente rinviato l’adeguamento delle dimensioni del bilancio dell’EuroTower.

Anche da PIMCO ci si attende un rialzo dei tassi di riferimento di 75 punti base. Secondo gli esperti, inoltre, la BCE potrebbe alzare i tassi di altri 50 punti base a dicembre, portando così il costo del denaro al 2 per cento ossia verso “la fascia alta della maggior parte delle stime di una configurazione neutrale dei tassi di riferimento per l’area euro”. Durante il summit di oggi ci potrebbero poi essere dei riferimenti alla cosiddetta impostazione neutrale della politica monetaria. Contrariamente a quanto dichiarato in precedenza, la BCE potrebbe affermare che una gestione neutrale potrebbe non essere appropriata in tutte le condizioni. Secondo PIMCO, inoltre, esaurita la fase della normalizzazione della politica monetaria, ci potrebbe essere il passaggio ad uno step di inasprimento delle condizioni basato su rialzi dei tassi di 25 punti base.

E per finire concludiamo l’esame delle opinioni degli analisti sull’esito del summit BCE di oggi facendo riferimento all’opinione di Generali Investments. Anche secondo questo gestore, la BCE opterà per un aumento dei tassi per 75 bps nella riunione di oggi e al tempo stesso aprirà la porta a successivi aumenti del costo del denaro. Secondo Martin Wolburg, Senior Economist di Generali Investments, nella conferenza stampa della Lagarde ci potrebbe essere anche dei riferimenti alla riduzione del bilancio. Nel complesso, la BCE dovrbebe ribadire la dipendenza delle sue decisioni dai dati restando in modalità restrittiva. Non è poi da escludere che a dicembre ci possa essere valutazione politica più approfondita a anche con aggiornamento dei dati macro.

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