Tra poche settimane il governo la Germania potrebbe presentare un disegno di legge per la legalizzazione della cannabis, nell’ambito di riforme radicali che darebbero il via libera al consumo e alla vendita della droga nella più grande economia europea.
A confermarlo è il Ministro della Salute tedesco Karl Lauterbach, che ha affermato che il progetto ha ricevuto “un ottimo feedback” dalla Commissione Europea, aggiungendo che la legge potrebbe essere annunciata entro la fine di marzo o all’inizio di aprile.
Ricordiamo che durante lo scorso mese di ottobre il governo aveva pubblicato una bozza di proposta per la legalizzazione della cannabis per uso adulto, con l’obiettivo di migliorare la salute pubblica.
Secondo i piani, la cannabis non sarebbe più illegale e i cittadini sopra i 18 anni sarebbero autorizzati a portare con sé fino a 30 grammi per uso personale. I consumatori sarebbero anche liberi di coltivare fino a tre piante a casa e i negozi e le farmacie autorizzati potrebbero vendere prodotti a base di cannabis.
Se approvata dal Parlamento, la legge potrebbe essere attuata per fasi entro la metà del 2024, rendendo la Germania il più grande mercato nazionale di cannabis regolamentato al mondo e il primo Paese dell’UE a permetterne la vendita commerciale, con implicazioni potenzialmente ampie per il mercato comunitario.
“Se posso fidarmi delle mie fonti nel governo, il primo cambiamento avverrà a maggio“, ha dichiarato Steffen Geyer, direttore dell’Hanf Museum, un museo della canapa con sede a Berlino che ha descritto come “il cuore del movimento tedesco per la legalizzazione negli ultimi 30 anni”.
Le scelte della Germania
La legalizzazione della cannabis fa parte di una serie di politiche socialmente progressiste proposte dal governo di coalizione del cancelliere Olaf Scholz, salito al potere nel 2021 dopo 16 anni di governo conservatore.
“Il governo in questo momento è di gran lunga il più aperto su questo argomento“, ha dichiarato Martin Chodorowski, account manager di Tom Hemp’s, un rivenditore di Cannabidiolo (CBD) con sede a Berlino.
“Le possibilità per noi come azienda tedesca sono le più alte da un decennio a questa parte“, ha detto Chodorowski, che ha accolto con favore la prospettiva di un quadro più stabile per i fornitori e i consumatori di prodotti a base di cannabis.
Secondo uno studio del 2021 dell’Università Heinrich Heine di Dusseldorf, la legalizzazione di questa droga potrebbe creare 27.000 nuovi posti di lavoro e portare 4,7 miliardi di euro in più all’anno in termini di entrate fiscali, contributi sociali e risparmi sui procedimenti penali.
Dalla Germania all’Unione Europea?
La Germania sembra dunque andare in parziale controtendenza rispetto all’Europa, che ha da tempo adottato un approccio prudente e conservatore alla legalizzazione dell’erba, tanto che la normativa UE richiede agli Stati membri di garantire che la vendita di droghe illecite, compresa la cannabis, sia “punita con sanzioni penali efficaci, proporzionate e dissuasive”.
I piani tedeschi sarebbero inoltre incompatibili con i trattati internazionali, tra cui la Convenzione unica sugli stupefacenti delle Nazioni Unite del 1961, anche se Paesi come il Canada e l’Uruguay non hanno affrontato gravi conseguenze da quando hanno legalizzato la droga…
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