Nelle ultime settimane c’è una voce che circola con sempre maggiore insistenza tra gli investitori: la BCE procederà al taglio dei tassi di interesse prima della Federal Reserve americana. Un timing simile avrebbe un impatto anche significativo sui mercati più direttamente interessati alle decisioni di politica monetaria ossia su forex (cambio euro dollaro in testa) e azionario (borse europee e Wall Street).
A ribadire che la BCE è pronta ad anticipare la FED sul taglio dei tassi è stato Gero Jung, Chief Economist di Mirabaud Asset Management. Il manager ha anzitutto ricordato che, come ampiamente previsto da tutti gli analisti, la scorsa settimana dall’EuroTower è arrivata la conferma dei tassi al 4,5 per cento senza alcun ribasso. Nel corso della successiva conferenza stampa, però, la presidente Christine Lagarde ha affermato che un primo taglio dei tassi ci potrebbe essere nel board di giugno. Secondo Jung quella emersa la scorsa settimana è a tutti gli effetti una BCE dovish.
Secondo l’analista, nonostante il Consiglio direttivo dell’EuroTower ha riconosciuto che non ci sono stati molti cambiamenti rispetto alla riunione di marzo, la crescita dei salari continui nell’area Euro continua ad moderata mentre i profitti stanno assorbendo la maggiore crescita dei salari.
Durante la conferenza stampa, poi, la Christine Lagarde ha detto più volte che se ne sarà di più nel board di giugno e questo lascia intendere che proprio in quel board possa essere deciso un primo taglio del costo del denaro.
Per quello che riguarda poi la politica futura dell’EuroTower, Jung ricorda che per la BCE se l’inflazione dovesse seguire il trend previsto (ossia al ribasso), allora si potrebbe pensare di tagliare le attuali restrizioni di politica monetaria. Si tratta di una forward guidance che, pur restando aperta ad ogni scenario, non esclude la possibilità che ci possa essere un prossimo taglio dei tassi.
Tirando quindi le somme, per Jung è assodato che la BCE procederà ad un taglio del costo del denaro prima della FED ma si tratta di capire se ci saranno dei tagli consecutivi oppure dei tagli specifici e più isolati. Su queste due differenti ipotesi si potrebbero poggiare le speculazioni di borsa che hanno ad oggetto proprio i prossimi scenari di politica monetaria.
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Il segnale arrivato dalla produzione industriale dell’area Euro
C’è un market mover molto chiaro e inequivocabile che lascia prospettare un primo taglio dei tassi BCE già nel board di giugno. Si tratta del dato sulla produzione industriale dell’area Euro relativa al mese di febbraio. Il market mover ha fatto segnare un calo del 6,4 per cento anno su anno, su base mensile c’è invece stato un aumento dello 0,8 per cento.
Questi dati hanno battuto il consensus sia al ribasso che al rialzo. A livello nazionale, le performance di Spagna e Germania sono migliorate tantissimo. In particolare il dato tedesco rappresenta da sempre un indicatore utile per tutta la produzione industriale dell’area euro. Se la produzione industriale in Germania è salita allora significa che tutta l’Europa ha superato il momento peggiore.
Nonostante il market mover continui a calare su base annua, il dato di febbraio sembra suggerire che il peggio è alle spalle. A questo punto lo scenario più probabile è che la produzione industriale possa crescere anche in futuro. Si tratta di una buona notizia se si tiene conto della debolezza dell’economia cinese per quanto riguarda la domanda interna e dell’interruzione delle forniture nel Mar Rosso sul fronte dell’offerta.
La vera implicazione di questo market mover e del trend che da esso potrebbe scaturire riguarda la politica monetaria dell’EuroTower. Se la produzione industriale è effettivamente arrivata al suo minimo e adesso si sta riprendendo, allora è altamente probabile che già a giugno la BCE possa tagliare il costo del denaro. Secondo Tomasz Wieladek, Chief European Economist, T. Rowe Price, in tutto nel 2024 ci dovrebbero essere 4 tagli dei tassi BCE.
Staremo a vedere.
Visto che nei precedenti paragrafi abbiamo fatto riferimento a mercati molto diversi tra loro come lo sono il forex e le borse europee, ricordiamo ai lettori che per investire su asset così diversi non è necessario usare piattaforme differenti. Tutto può essere fatto con lo stesso broker. Ecco i due più interessanti:
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