E’ necessario avere nervi ber saldi per investire in borsa in questi giorni. Dopo il tracollo di ieri innescato dalla crisi del Credit Suisse, oggi tutti i mercati sono in ripresa. Il titolo protagonista della nuova ondata di incertezza è passato dai minimi storici di ieri ad un rally del 40 per cento in apertura di scambi sulla borsa di Zurigo (la progressione, a metà mattinata, si è poi ridimensionata al 17 per cento).
La rapidità con cui sono avvenute le oscillazioni di prezzo sul Credit Suisse è impressionante. Lo scorso venerdì il titolo della seconda banca svizzera più importante scambiava a 2,5 CHF, lunedì le quotazioni sono scese a 2,28 CHF e ieri, dopo le notizie sui conti dissestati dell’istituto le valutazioni sono quindi crollate fino a 1,24 CHF. Infine oggi i prezzi sono risaliti a 2 franchi svizzeri. Una volatilità estrema che non può essere interpretata con l’analisi tecnica (negli ultimi giorni tutti i livelli di supporto e di resistenza sono andati persi) ma solo alla luce del flusso di notizie. La componente irrazionale è predominante e solo in ragione di questa si può spiegare come mai oggi il titolo sia salito del 40 per cento in apertura di scambi.
Dinanzi ad una situazione simile capire cosa fare non è affatto semplice. Insomma conviene comprare o vendere azioni Credit Suisse? Alla luce della situazione molto incerta ma soprattutto estremamente fluida, suggeriamo di attendere prima di posizionarsi. Chi volesse però procedere in ottica puramente speculativa con orizzonte intraday può operare con strumenti derivati come i CFD che consentono di speculare sia al rialzo (long trading) che al ribasso (short trading).
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Perchè le azioni Credit Suisse stanno rimbalzando
Le azioni Credit Suisse, ieri nell’abisso, oggi stanno rimbalzando semplicemente grazie all’iuto proposto dalla Banca Nazionale Svizzera. La SNB darà in prestito al Credit Suisse oltre 50 miliardi di franchi e questo permette all’istituto di prendere una boccata d’aria. Non ci sono altri motivi alla base del rimbalzo delle azioni CS e questo è importante tenerlo ben a mente quando se si pensa ad eventuali strategie di investimento a lungo termine.
Quindi il rimbalzo è dovuto si ad una buona notizia ma anche l’emotività sta giocando un suo ruolo che non è di poco conto.
Veniamo però ai fatti. Ieri sera, dopo un giorno di fuoco, i vertici di Credit Suisse Group AG hanno reso noto che questa mattina avrebbero esercitato un’opzione per prendere in prestito fino a 50 miliardi di franchi svizzeri dalla Banca Nazionale Svizzera. Il prestito rientra nelle due linee di credito per sostenere la liquidità dell’istituto. Sempre la banca ha anche fatto sapere che l’opzione comprende anche una linea di credito coperta e una linea di liquidità a breve termine e ha come obiettivo quello di rafforzare, in modo preventivo, la liquidità dell’istituto. Inoltre Credit Suisse aprirà anche un’offerta pubblica d’acquisto in contanti finalizzata a ricomprare dieci titoli di debito denominati in dollari per un massimo di 2,5 miliardi di dollari e allo stesso tempo un’offerta separata per titoli di debito denominati in euro per un massimo di 500 milioni di euro.
Il CEO di Credit Suisse Ulrich Koerner ha affermato che queste misure dimostrano la volontà della banca di avviare un’azione decisiva di rafforzamento mentre prosegue “la nostra trasformazione strategica per fornire valore ai nostri clienti e agli altri stakeholder“.
Le mosse di Credit Suisse hanno il palese obiettivo di riportare un minimo di fiducia che era andato a picco dopo la decisione della Saudi National Bank, più importante azionista del CS, di rifiutare ogni altra richiesta di finanziamento da parte della banca elvetica.
Come hanno messo in evidenza alcuni analisti, l’effetto combinato tra la decisione della banca araba e il già presente clima di nervosismo causato dalla crisi bancaria in Usa, ha determinato la fuga degli investitori dal Credit Suisse.
Comprare o vendere azioni Credit Suisse? Ecco cosa può succedere
Cosa potrebbe succedere adesso al Credit Suisse. Fermo restando che la situazione è in evoluzione che la reazione euforica alla notizia del maxi aiuto da parte della Banca Nazionale Svizzera è transitoria, si può ipotizzare che le preoccupazioni per una crisi bancaria mondiale siano state in parte attenuate.
Secondo Antonio Tognoli, analista di CFO SIM, è molto probabile che già da oggi si possa assistere ad un forte aumento della volatilità ma una volta passata la paura, ci potrebbe essere “un nuovo fly to quality verso banche più sicure”. Ed è qui, secondo l’analista, che si potrebbero creare situazioni interessanti visto che da questo punto di vista “le banche Europee offrono sicuramente maggiori garanzie di stabilità e di controlli”.
Quindi la crisi del Credit Suisse e l’eventuale effetto domino innescato dal fallimento dell’americana Silicon Valley Bank potrebbero essere grandi occasioni per le banche del Vecchio Continente. Sarà davvero così?
Per adesso raccomandiamo prudenza se si vuole fare trading sulle volatilità con le azioni Credit Suisse.
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