Quando ci sarà l’aumento dei tassi BCE? Sono sempre di più gli investitori che provano ad interrogarsi sulle prossime decisioni di politica monetaria dell’EuroTower. Fino a poche settimane fa, l’opinione prevalente era la seguente: non nella misura dell’annunciato e assodato interventismo della FED, ma anche l’EuroTower nel corso del 2022 dovrà mettere mano all’aumento del costo del denaro.
Questa ipotesi negli ultimi 10 giorni, a seguito dello scoppio della guerra in Ucraina, ha perso di consistenza. In altre parole non è più certo che, perlomeno nel breve termine, la Banca Centrale Europea, procederà con l’aumento del costo del denaro.
Essendo l’incertezza alta, è necessario fare chiarezzare sulla questione facendo riferimento non alle ipotesi e alle voci di corridoio ma a quello che dicono le carte. La questione è fondamentale dal punto di vista dell’investitore perchè una cosa è investire su forex e borse sapendo che è previsto a breve un rialzo dei tassi di interesse, e un’altra è operare sapendo che invece non ci saranno novità sulla politica monetaria.
Prima di scendere nel dettaglio dell’argomento ricordiamo che, in entrambi i casi, è comunque possibile fare trading CFD sia sugli indici di borsa che sulle principali coppie Forex utilizzando una sola piattaforma. Ad esempio si puà scegliere il broker eToro che ha anche il vantaggio di offrire un conto demo gratuito per fare pratica senza rischi.
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Aumento tassi BCE: cosa dice la minute
Dicevamo delle carte a cui è necessario guardare per avere indicazioni concrete sulle prossime mosse BCE in materia di politica monetaria. Carte significa verbali BCE ossia minute.
Nell’ultima riunione dell’EuroTower, quella che si è tenuta a febbraio, i banchieri centrali si sono trovati daccordo sulla necessità di un imminente primo aumento dei tassi d’interesse in oltre 10 anni. Il rialzo è stato ovviamente motivato alla luce della necessità di tenere sotto controllo un’inflazione che ha raggiunto livelli spaventosi.
Proprio la crescita oltre le attese dei prezzi al consumo, ha spinto la presidente Christine Lagarde a cambiare idea circa la sua promessa di non alzare i tassi di interesse nel corso del 2022.
Secondo alcuni analisti che sono stati citati dalla Reuters, nonostante un rialzo del costo del denaro non sia del tutto da escludere, l’invasione russa dell’Ucraina (con tutto quello che è scaturito dalla guerra) ha sicuramente reso più incerti i piani dell’EuroTower. La situazione attuale vede profonde divisioni tra i banchieri centrali dell’area Euro circa l’approccio di politica monetaria da adottare.
La situazione economica non è delle migliori. A febbraio l’inflazione ha raggiunto il suo massimo storico al 5,8 per cento, praticamente il triplo del target BCE. Non serve avere la sfera di cristallo per ipotizzare che nei prossimi mesi l’inflazione continuerà a crescere a causa dell’andamento del prezzo delle materie prime.
Non è questo il solo problema. Il mercato del lavoro si sta irrobustendo più velocemente di quanto previsto. Ciò significa che presto ci potrebbero essere pressioni salariali a loro volta in grado di determinare un incremento dell’impatto dell’inflazione.
A causa degli alti costi dei beni energetici il potere di acquisto dei consumatori sarà messo a dura prova e gli stessi investimenti saranno ridimensionati influenzando la dinamica dei prezzi nel medio termine.
L’aspetto che rende tutto ancora più preoccupante è il fatto che lo scoppio della guerra in Ucraina ha reso il quadro economico ancora più precario. Dal punto di vista dell’investitore, maggiore precarietà significa maggiore volatilità. Quest’ultima può essere sfruttata per investire sui mercati ma è necessario essere molto attenti. Per questi ribadiamo l’opportunità di fare sempre pratica con un conto demo prima di passare a soldi reali. Tra l’altro chi è alle prime armi oggi può sfruttare strumenti avanzati come ad esempio il Copy Trading eToro grazie al quale è possibile replicare le mosse dei traders più bravi.
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Cosa fara la BCE? Conclusioni
Proviamo ora a tirare le conclusioni: quali saranno le prossime decisioni di politica monetaria della BCE? E’ difficile che al prossimo meeting del 10 marzo possano essere adottate grandi trasformazioni. Tuttavia è probabile che nei prossimi mesi l’EuroTower possa decidere di tagliare le misure di stimolo a causa dell’aumento della crescita sottostante dei prezzi.
Un simile approccio sarebbe l’ammissione che il rialzo dell’inflazione non è più transitorio come si diceva fino a pochi mesi fa ma duraturo e marcato. Insomma ci sono tutti gli ingredienti affinchè la Banca Centrale Europea resti sotto pressione per un lungo periodo di tempo.
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