Il primo ministro britannico Boris Johnson ha definito la revoca di tutte le restanti restrizioni Covid in Inghilterra come un “momento di orgoglio“. Una scelta, quella di abbandonare ogni restrizione adottata in epoca pandemica, che per il momento segna la fine di questa epoca e che comprende anche la revoca del requisito di auto-isolarsi per un massimo di 10 giorni dopo il test positivo. Il governo dovrebbe anche, in modo controverso, ridimensionare l’accesso ai test gratuiti Covid.
Non sfugge il fatto che tale scelta arrivi solo un giorno dopo che la regina Elisabetta è risultata positiva al Covid. La monarca, 95 anni, sta sperimentando sintomi lievi ma non desta preoccupazioni.
Ad ogni modo, il piano di Johnson non sembra esser stato accolto con particolare favore dai medici locali, che hanno espresso preoccupazione sulle possibili ripercussioni della decisione di eliminare le restrizioni e gli accessi ai test di monitoraggio gratuiti.
“La pandemia non è finita, ma grazie all’incredibile contributo del vaccino siamo ora un passo più vicini al ritorno alla normalità e a ridare finalmente alle persone le loro libertà, continuando a proteggere noi stessi e gli altri“, ha detto Johnson.
Più dell’81% degli adulti inglesi ha ricevuto una dose di vaccino di richiamo in Inghilterra, mentre i casi continuano a diminuire dopo i record causati dalla variante Omicron. Dal canto suo, però, il comitato tecnico scientifico del governo ha detto che c’è una notevole incertezza sul percorso che la pandemia prenderà ora nel Regno Unito: una lettera aperta di circa 300 scienziati e medici pubblicata domenica ha messo in discussione la base scientifica della decisione del governo di porre fine ai test gratuiti, alle indagini di sorveglianza e all’isolamento legale dei casi di Covid.
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