Non tutte le IPO conducono ad un primo giorno di quotazione da incorniciare. Ne sa qualcosa Deliveroo che, dopo aver portato a termine un’offerta pubblica di azioni con più ombre che luci, ha debuttato nel peggiore dei modi sul listino della borsa di Londra. 

Oggi per la società era il primo giorno di quotazione ma probabilmente nessuno si attendeva una reazione così fredda da parte degli investitori. Il prezzo delle azioni Deliveroo è subito crollato del 30 per cento con le vendite che si sono imposte fin dal primo minuto di scambi sulla piazza londinese. 

Le dimensioni del deprezzamento rispetto al prezzo di debutto non possono non indurre alla preoccupazione. Dinanzi ad un sell-off del 30 per cento è evidente che ci sia qualcosa che non vada che questo tallone d’Achille non possa essere ricondotto alla semplice speculazione che spesso caratterizza, al rialzo o al ribasso, le debuttanti.

Prima di scendere nel dettaglio ricordiamo che da oggi anche sulle azioni Deliveroo è possibile fare trading attraverso i CFD. I Contratti per Differenza sono uno strumento derivato che consente di investire su un titolo senza comprarlo fisicamente e quindi senza diventare azionisti. Questo, in caso come Deliveroo, può essere un vantaggio. Impara subito ad investire sul titolo attraverso i CFD facendo pratica con il conto demo che broker autorizzati come eToro (qui la recensione) mettono gratuitamente a disposizione. 

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IPO Deliveroo: perchè titolo crolla?

Secondo alcuni analisti a sostenere le vendite su Deliveroo sono le preoccupazioni per il modello di business della società. In particolare a pesare sono le indagini che più paesi hanno avviato sui rapporti di lavoro tra Deliveroo e i suoi rider. Il rischio che possa essere introdotta una maggiore regolamentazione dei contratti dei rider, con l’effettiva assunzione dei collaboratori, preoccupa e non poco gli investitori. 

Ma non è solo questa la ragione alla base del crollo di Deliveroo nel giorno del debutto a Londra. A pesare, infatti, è anche la posizione della società nei confronti di competitor come ad esempio Uber Eats e Just Eat Takeaway.

In poche parole c’è una crescente paura che Deliveroo si ritrovi a fare i conti con una tenaglia rappresentata da un lato dalla concorrenza e dall’altro dal peggioramento del quadro normativo di riferimento con l’introduzione di nuove regole che potrebbero avere effetti negativi sul modello di business della società.

Come era andata l’IPO di Deliveroo

Nella prima parte dell’articolo abbiamo affermato che l’IPO di Deliveroo era considerata, fino a pochi giorni fa, la più grande operazione europea di collocamento in borsa del 2021. I risultati dell’offerta, però, aveva già smentito queste ambizioni. 

In fase di collocamento, il prezzo delle azioni era stata abbassato al minimo della forchetta e questo era stato un sprimo segnale molto chiaro su quello che sarebbe poi potuto avvenire fin dal giorno dell’avvio della quotazione in borsa

Un segnale che Patrick Basiewicz, analista di Finncap, aveva subito colto affermando, in una intervista a Bloomberg, che ci sarebbe stata immediatamente molta pressione in vendita in quanto gli investitori avrebbero subito provato a scappare da una IPO guasta. 

Per la cronaca il collocamento si era chiuso con la vendita di 384,6 milioni di azioni, pari al 21 per cento del capitale e la raccolta di 1,5 miliardi di sterline di cui 1 miliardo finito nelle cassa della società e 500 milioni in mano agli azionisti che hanno venduto tra cui Amazon (il grande sponsor di Deliveroo) e il ceo Will Shu. 

Deliveroo crolla: come investire in questi casi

I crolli di borsa possono sempre essere sfruttati per fare short trading. Il violento ribasso che sta caratterizzando Deliveroo nel giorno del debutto in borsa non fa eccezione a questa regola. Per imparare ad investire al ribasso puoi utilizzare la nostra guida sullo short trading.

Operativamente, invece, puoi andare short usando i CFD azioni. Impara ad investire al ribasso facendo pratica con il conto demo eToro. Su Borsa Inside consigliamo spesso questo broker perchè non prevede commissioni nel trading sulle azioni

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IPO Deliveroo: il commento del CEO

Nonostante il fallimento del collocamento prima e della prima sessione di contrattazioni dopo, il CEO di Deliveroo si è comunque detto entusiasta per la riuscita dell’operazione. Will Shu ha ringraziato tutti coloro i quali hanno contribuito a rendere Deliveroo l’azienda che è oggi “in particolare i nostri ristoranti e i supermercati, i rider e i clienti“.

Shu ha affermato che in questo nuovo percorso come azienda quotata, resterà sempre in primo piano l’impegno ad investure “innovazioni che aiutano ristoranti e supermercati ad accrescere il loro business, dando ai clienti più scelta che mai e procurando ai rider più di lavoro“. Obiettivo di Deliveroo è diventare azienda di riferimento del cibo on line.

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