La stagione dei dividendi 2021, relativi all’esercizio 2020, è appena iniziata. In Italia queste sono settimane di consigli di amministrazione e di decisioni sul riconoscimento della cedola nonchè, in caso affermativo, sul suo ammontare. Lo stesso dicasi per molte altre borse europee anche essere alle prese con i dividendi.
C’è molta attesa tra gli investitori per un motivo molto semplice. Lo scorso anno, infatti, i dividendi riconosciuti dalle società europee hanno registrato un calo molto marcato a causa dell’emergenza coronavirus. Molte società. a scopo precauzionale, hanno deciso di non riconoscere alcun dividendo e che dire poi delle cedole delle banche che sono state addirittura bloccate per decisione della BCE?
Bastano di fatto questi pochi elementi a capire i motivi per cui attorno all’argomento “dividendi 2021” ci sia un interesse molto alto da parte degli investitori. Quando parliamo di questi ultimi, non ci riferiamo solo agli azionisti ma anche a chi preferisce fare semplice speculazione sui titoli che staccheranno una cedola. Per imparare ad investire in borsa sfruttando l’effetto dividendi ma senza comprare azioni in senso fisico, è possibile fare pratica con la demo gratuita che broker autorizzati come eToro offrono.
Dividendi 2020: un anno deludente
Secondo i dati diffusi nel report Allianz Global Investors Dividend Study 2021, lo scorso anno a pagare dividendi sono state meno di 3 aziende su 4. Se si considera che, di media, negli anni precedenti la cedola era stata staccata da ben il 90 per cento delle società europee, si può avere un’idea della sforbiciata che la pandemia di covid19 ha causato sulla remunerazione degli azionisti. Complessivamente le società che fanno parte dell’indice azionario MSCI Europe hanno distribuito poco meno di 290 miliardi di euro in dividendi rispetto ai circa 360 miliardi che erano stati staccati l’anno precedente.
Il crollo dei dividendi nel 2020 (sia come ammontare e sia come numero di società che hanno staccato la cedola) è quindi innegabile.
L’analisi di Allianz, però, ha il merito di mettere in giusta evidenza un concetto essenziale: nonostante l’inevitabile crollo delle cedole nel 2020, esse continuano a rappresentare una quota significativa dei rendimenti delle azioni europee. Questa tenuta deriva anche al fatto che in Europa, a differenza del mercato azionario americano, è presente una vera e propria cultura dei dividendi.
Dividendi 2021 previsioni
Secondo l’ultimo Allianz Global Investors Dividend Study, nel 2021 i dividendi che saranno staccati dalle società dell’indice MSCI Europe dovrebbero tornare a crescere. Le previsioni indicano che al calo del 20 per cento circa registrato nel 2020, segurà un aumento del 15 per cento nell’anno in corso.
Questo significa che l’ammontare complessivo dei dividendi 2021 dovrebbe attestarsi a quota 330 miliardi di euro dai 290 dell’anno precedente. Questa è una buona notizia che può essere sfruttata per comprare azioni attraverso i CFD. Per imparare a fare trading con i Contratti per Differenza può essere molto utile fare pratica con la demo gratuita offerta dal broker eToro. Attivandola avrai subito 100 mila euro per imparare a comprare e vendere CFD Azioni senza rischi.
Dividendi 2021: quanto incideranno sul rendimento azionario totale?
Considerando che le previsioni sui dividendi 2021 sono positive, quali stime si possono fare sull’impatto delle cedole sul rendimento azionario complessivo?
Secondo l’analisi condotta da Allianz, nel periodo compreso tra il 1975 e il 2020, le cedole hanno rappresentato circa il 35 per cento del rendimento azionario europeo complessivo.
Nonostante quanto avvenuto nel 2020, anche lo scorso anno i dividendi hanno continuato a rappresentare una componente essenziale rendimenti azionari.
A causa della citata riduzione della remunerazione degli azionisti, in Europa nella seconda metà del 2020 si è verificato un calo del dividend yield di circa l’1 per cento. Il rendimento dei dividendi, infatti, è precipitato al 2,75 per cento.
Le previsioni per l’anno in corso sono però incoraggianti.
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