Tassi BoE: previsioni riunione 18 giugno 2020 e discorso governatore Bailey

Pubblicato da Redazione Borsainside - 17 Giugno 2020

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Dopo la Banca Centrale Europea e la Federal Reserve, domani 18 giugno 2020 sarà la Bank of England a rendere note le sue decisioni di politica monetaria. Come avviene sempre quando sono in programma eventi di questo tipo, l’attenzione da parte degli investitori è massima.

E’ quindi logico che ci sia un forte interesse attorno ad argomenti come le previsioni sui tassi BoE o le stime su quelli che saranno i punti principali del discorso del governatore Bailey.

Quando mancano poco più di 24 ore alle comunicazioni di politica monetaria della Bank of England, la domanda tra gli investitori è semplicemente questa: cosa farà la BoE nel board di giugno 2020? E’ previsto un aumento o un calo dei tassi di riferimento?

Capire cosa la farà la Bank of England nel summit di domani è vitale per chi è solito investire in alcuni mercati ben precisi. Ad esempio è scontato che il cambio della Sterlina con il Dollaro o il cambio tra divisa britannica e Euro subiranno variazioni a seguito delle decisioni sui tassi BoE.

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Tassi BoE giugno 2020: previsioni

Secondo Gero Jung, Chief Economist di Mirabaud AM, nel board di domani, la Banca Centrale Inglese dovrebbe decidere di incrementare il suo programma di acquisto di asset di 100 miliardi di sterline. Secondo l’esperto, inoltre, la riunione di domani confermerà che lo strumento di politica monetaria preferito dalla BoE continuerà ad essere l’acquisto di asset. Su questo punto il governatore Bailey è recentemente intervenuto affermando che la banca è pronta a “fare di più nel quadro delle politiche che abbiamo adottato finora“.

Per Gero Jung, Chief Economist di Mirabaud AM, una politica monetaria più aggressiva sarebbe certamente allineta con il rallentamento dell’attività economica e con la flessione a livelli record che è stata registrata da molti dati macro. L’esperto si attende che la crescita aggregata del PIL registri un ribasso di oltre il 20 per cento. Una forte contrazione è anche prevista per la produzione industriale. Nello specifico, gli ultimi dati macro hanno rilevato che l’attività edilizia è stata decisamente debole (calo del 40 per cento su base mensile) mentre l’attività dei servizi ha subito una flessione più contenuta e pari al 19 per cento mese su mese.

Questi numeri non sono una sorpresa visto che anche la Gran Bretagna è alle prese con il lockdown. Secondo Gero Jung, i più recenti indicatori macro sembrano prospettare un rimbalzo ma l’attività aggregata è ancora in contrazione.

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