Alle ore 14,30 ha avuto inizio il discorso della governatrice della BCE Lagarde. Nel corso della conferenza stampa la governatrice ha fatto riferimento alle previsioni sull’andamento dell’economia nell’area Euro per effetto del coronavirus.
Secondo la Lagarde è logico attendersi una forte correzione dell’economia nel secondo trimestre 2020 mentre, già a partire dai tre mesi successivi, potrebbe esserci una progressiva ripartenza. Sull’intensità del rimbalzo dell’economia non è però possibile fare oggi delle stime precise. E’ invece molto probabile che l’inflazione nell’area Euro sia destinata a restare bassa.
Parlando di numeri, la governatrice ha precisato che il PIL dell’area Euro dovrebbe diminuire dell’8,7 per cento nel 2020 per poi segnare un rimbalzo del 5,2 per cento nel 2021. Le nuove indicazioni sono in linea con quelle che erano le previsioni della vigilia.
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Christine Lagarde ha poi puntualizzato che la BCE ha elaborato due scenari alternativi sulla possibile evoluzione del Prodotto Interno Lordo nei prossimi mesi.
Per quello che riguarda l’andamento dell’inflazione, le stime relative allo scenario base, prevedono un incremento allo 0,3 per cento per il 2020 e allo 0,8 per cento per l’anno successivo. Nel corso della conferenza stampa la Largade ha anche precisato che il tema della deflazione continua ad essere centrale alla luce delle stime di crescita dei prezzi per il biennio 2020/2021. L’obiettivo, ha concluso la Lagarde, è quello di tornare ad un livello di inflazione in linea con quello precedente all’esplosione della pandemia.
Nel video seguente puoi ascoltare in diretta il discorso della governatrice Lagarde.
Riunione BCE: le decisioni di oggi 4 giugno
Sorpresa dal meeting BCE di oggi 4 giugno. Come alcuni analisti avevano prospettato, la Banca Centrale Europea ha incrementato la portata del suo piano di stimolo monetario. L’EuroTower ha deciso di lasciare i tassi all’attuale livello (e questo era dato per scontato) ma ha anche deliberato di incrementare il PEPP di altri 600 miliardi che si vanno a sommare ai precedenti 750 miliardi di euro, portando così l’ammontare totale a quota 1.350 miliardi di euro.
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La BCE ha anche deciso di estendere la durata del suo programma di acquisti fino almeno alla fine di giugno 2021 ossia per un altro anno pieno. La precedente scadenza del piano di acquisti netti era stata fissata entro la prima metà del 2021.
La Banca Centrale Europea, al termine del board di oggi, ha anche stabilito che “i pagamenti di capitale in scadenza dei titoli acquistati nell’ambito del PEPP” verranno nuovamente investiti “almeno fino alla fine del 2022“. Ad ogni modo dalla BCE è arrivata la puntualizzazione che “im ogni caso, il futuro roll-off del portafoglio PEPP sarà gestito in modo da evitare interferenze con la posizione monetaria appropriata“.
La decisione della BCE di lasciare i tassi al livello attuale e di rafforzare lo stimolo monetario era stata già anticipata dalla stessa banca centrale al termine del precedente board.
Nel comunicato stampa emesso al termine della riunione di maggio si poteva leggere: “Il Consiglio direttivo è assolutamente pronto a incrementare l’entità del PEPP e ad adeguarne la composizione, nella misura necessaria e finché le circostanze lo richiederanno. In ogni caso, il Consiglio direttivo è pronto ad adeguare tutti i suoi strumenti, ove opportuno, per assicurare che l’inflazione si avvicini stabilmente al livello perseguito, in linea il suo impegno alla simmetria“.
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