Schroders sta pianificando il taglio di centinaia di posti di lavoro in tutto il mondo, al fine di fronteggiare il rallentamento del proprio settore industriale.
Ad affermarlo sono alcune fonti anonime vicine ai vertici societari, secondo cui la compagnia britannica, che oggi gestisce circa 450 miliardi di sterline, starebbe progettando la riduzione del proprio organigramma da diverse settimane. Sempre secondo le stesse fonti, il taglio dovrebbe interessare circa il 5% di tutta la forza lavoro, e dunque almeno 200 posti di lavoro.
Di diverso tenore è invece un comunicato diffuso dalla compagnia, che si è limitato ad affermare di avere “diverse iniziative di gruppo per generare crescita e ottenere maggiore efficienza”, per poi precisare che queste iniziative includono anche il ricollocamento delle risorse verso le aree in cui vi sono maggiori opportunità di crescita strategica.
Se dovesse essere confermata, la mossa non giungerebbe però totalmente inattesa. È ben noto che le società del settore di cui Schroders è parte integrante stiano cercando faticosamente di mantenere il proprio percorso di crescita, in un contesto in cui è sempre più forte la pressione ribassista sulle commissioni. Il taglio del costo del lavoro dovrebbe dunque essere una delle leve di maggiore e più semplice applicazione per poter ripristinare una maggior marginalità.
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