A prescindere da quelle che saranno le decisioni della BCE nel board di oggi, la riunione della Banca Centrale Europea del 12 settembre 2019 sarà comunque destinata ad entrare nella storia. Il summit di oggi, infatti, sarà l’ultimo presieduto dal governatore uscente Mario Draghi.
A partire dal prossimo board, quello di ottobre, a guidare la BCE sarà la Lagarde. Per l’ultima volta quindi, avremo un discorso di Draghi. Pubblico e investitori erano talmente abituati alla presenza del governatore italiano che, puntuale da anni, ad ogni meeting mensile, le parole conferenza stampa Draghi e discorso Draghi finivano tra i Top Trends di ricerca. Siamo certi che avverrà la stessa cosa oggi.
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Fatta questa premessa, cosa deciderà la BCE nella riunione di oggi 12 settembre? In ballo ci sono molte questioni. Secondo Stewart Robertson, Senior Economist – Regno Unito ed Europa di Aviva Investors, è fuori discussione che la BCE oggi fornisca ulteriori stimoli di politica monetaria. L’unica questione più aperta e per la quale c’è una certo margine di incertazza, riguarda la forma di allentamento che la Banca Centrale Europea adotterà.
L’analista ha messo in evidenza del profondo cambiamento del quadro di riferimento: 18 mesi fa, infatti, era tutto diverso. All’inizio del 2018 investitori e mercat erano molto ottimisti sulle prospettive di crescita dell’Eurozona. In particolare nel 2017, dopo un anno molto forte, la strada per preparare il decollo sembrava essere spianata. Dopo 10 anni di stagnazione, l’economia di Eurolandia era finalmente in ripresa e la BCE stava preparando nuove misure per ridurre gli acquisti di attività e per aumentare i tassi rispetto al minimo storico.
Purtroppo una nuova stagnazione economica in settori chiave ha completamente cambiato, in peggio, il quadro di riferimento. Addio, quindi, aumento dei tassi. Secondo Robertson si è quasi dinanzi ad una situazione assurda l’allentamento monetario che è necessario nonostante un tasso di riferimento della BCE sui depositi che è pari a -40 punti base. E’ questa l’attesa dei mercati in vista delle decisioni di oggi della BCE. Gli stessi mercati sembrano essere intenzionati a non fare sconti all’EuroTower e ogni misura inferiore alle attese potrebbe essere giudicata negativamente (attenzione quindi alle borse europee).
Riunione BCE oggi previsioni
Secondo l’esperto di Aviva non è facile capire cosa vogliono i mercati ma il minimo che sono disposti ad accettare è un taglio del tasso sui depositi a -50 punti base e l’annuncio sulla ripresa del quantitative easing nel prossimo futuro. Solo così gli investitori potranno essere sazi. Non è escluso che nella riunione BCE di oggi e nel successivo discorso di Mario Draghi ci possa essere spazio per i soliti giochi linguistici anche se, oramai, sono i fatti che interessano ai mercati.
Secondo Robertson, alla fine, il “diavolo sarà nei dettagli” come del resto è sempre avvenuto. In otto anni il governatore uscente Draghi è stato capace di mettere in fila una conferenza stampa ideale dietro l’altra. Mai una parola fuori posto ma sempre un linguaggio teso a rassicurare gli investitori. Ovviamente anche Draghi ha avuto le sue lacune tanto che spesso la reazione dei mercati non è stata quella che la BCE avrebbe voluto.
In generale percò questo è avvenuto perchè da sempre la BCE non è un blocco monolitico. E’ arcinoto che da anni ci siano differenze di vedute enormi tra i membri del board.
Sd ogni modo è bene da seguire da vicino l’ultimo discordo di Mario Draghi per capire se Super Mario riuscirà a farcela anche oggi. Per quello che riguarda il futuro, la Lagarde è un’ottima public speaker ma l’ex FMI farebbe bene a guardare ed imparare da Draghi se non altro per capire come controllare gli umori dei mercati.
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