I ministri del governo guidato da Theresa May stanno sensibilizzando sul fatto che la Brexit possa concretamente finire in un fallimento. Il segretario del commercio internazionale Liam Fox, domenica ha altresì pronosticato una divisione disordinata dall’Unione Europea durante un’intervista che ha creato particolare interesse tra le parti.
“L’intransigenza della Commissione ci sta spingendo verso un accordo”, ha detto Fox al Sunday Times. “Abbiamo stabilito le basi in cui un accordo può effettivamente realizzarsi, ma se l’UE decide che l’ossessione teologica dei non eletti deve avere la priorità sul benessere economico dei cittadini europei, allora è una Brexit dei burocrati – non la Brexit di un popolo e ci sarà solo un risultato” – ha aggiunto.
Ricordiamo come il governo del Regno Unito abbia aumentato la pressione sull’UE nelle ultime settimane, esortando il blocco ad allentare le sue linee più dure per poter arrivare ad un’intesa più varia, che possa andare al di là della Brexit.
Fox ha detto che ora c’è una probabilità del 60 percento di una conclusione del processo senza alcun accordo, considerato che l’orologio che scandisce il tempo utile per la Gran Bretagna si esaurirà a marzo. Già la scorsa settimana, peraltro, il ministro degli Esteri Jeremy Hunt aveva dichiarato che sarebbe opportuno affrontare la potenziale prospettiva di un no-deal.
Ad ogni modo, l’ufficio di Theresa May ha detto che la premier è “fiduciosa” di concludere il processo con un accordo, mentre il segretario alla Brexit Dominic Raab ha dichiarato al francese Les Echos venerdì scorso che non vede alternative al raggiungimento di un accordo.
Dichiarazioni di facciata a parte, la premier ha anche affermato che intende pubblicare circa 70 note tecniche ad agosto e a settembre, delineando piani di emergenza per diversi settori nel caso in cui la Gran Bretagna esca dall’Unione Europea senza un accordo. “È essenziale che uno scenario no-deal sia credibile per l’UE”, ha affermato Fox. “Se il nostro messaggio sul no-deal sta diventando più credibile nei confronti di coloro con cui stiamo negoziando in Europa, allora vuol dire che la nostra mano negoziale si sta rafforzando ogni giorno che passa e non dovremmo fare nulla per indebolirla”.
Tuttavia, non sembra che questo scenario faccia impazzire i mercati finanziari. La sterlina è crollata sotto quota $ 1,30 in chiusura della scorsa settimana, dopo che il governatore della Banca d’Inghilterra Mark Carney ha dichiarato alla BBC che le probabilità di una Brexit senza accordo sono “spiacevolmente alte”. Alcuni grandi operatori, come il produttore di aeromobili Bombardier Inc., hanno dichiarato alla stampa che si stanno preparando a fronteggiare gli effetti che una Brexit no-deal potrebbero avere sulle forniture, sconvolgendo il commercio internazionale e le catene di approvvigionamento.
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