L’incertezza dei mercati finanziari non fa bene alle tasche degli investitori meno propensi al rischio e, soprattutto, non fa bene ai gestori di fondi. Stando a quanto emerge dall’ultimo studio condotto da Thomson Reuters Lipper, emerge infatti come nel corso del mese di maggio l’industria dei fondi di investimento abbia registrato una raccolta netta negativa pari a 25,3 miliardi di euro: un dato non certo irrilevante, sia per l’entità in termini assoluti, sia per aver posto fine a un ciclo positivo che durava continuativamente da 16 mesi di raccolta costantemente positiva.

Ad ogni modo, la parentesi negativa di maggio non deve trarre in inganno, considerato che il bilancio dal 1 gennaio allo scorso mese rimane saldamente in territorio positivo per 97,9 miliardi di euro. Inoltre, anche in un mese sostanzialmente negativo, hanno tenuto alcune voci, come quella degli Etf, che con una raccolta positiva per 1,6 miliardi di euro hanno attenuato il saldo negativo sugli investimenti a lungo termine.

Sempre in termini statistici in relazione al mese di maggio, i riscatti hanno evidentemente prevalso sulle nuove sottoscrizioni sia sul fronte dei fondi a lungo termine (con saldo negativo per 18,5 miliardi di euro) sia per quanto concerne i monetari, con raccolta netta negativa per 6,8 miliardi di euro.

Passando all’analisi sui singoli settori, ad attirare gli investitori alla ricerca di qualche rendimento di interesse sono stati soprattutto gli azionari globali, con raccolta netta positiva per 5,9 miliardi di euro, davanti ai fondi bilanciati contraddistinti in dollari con 1,4 miliardi di euro, e gli specializzati nell’IT, a 1,1 miliardi di euro, e infine dai fondi con focus su materie prime e metalli preziosi, con 1 miliardo, e ancora dall’azionario cinese con 800 milioni di euro.

Di contro, a registrare le maggiori flessioni sono stati gli obbligazionari in dollari, in calo di 2,6 miliardi di euro, gli obbligazionario high yield sempre contraddistinti in dollari (-2,2 miliardi di euro), i flessibili globali (-2,2 miliardi di euro), l’azionario europeo (-1,8 miliardi di euro) e l’azionario dei mercati emergenti (-1,7 miliardi di euro).

Arrivando dunque all’osservazione delle prestazioni sulle singole società, Legal & General consolida in testa alla classifica con 5,43 miliardi di dollari raccolti, davanti a BlackRock con 3,96 miliardi di dollari e Goldman Sachs con 3,4 miliardi di dollari. Sul fronte dei settori, Carmignac prevale sui fondi obbligazionari con raccolta di 1,1 miliardi di euro, davanti a Vanguard e Ashmore. Negli azionari prevale Ubs con 3,2 miliardi di euro, davanti a Kbc e Union Investment. Nei bilanciati vince Allianz, con 1,3 miliardi di euro, mentre negli alternativi spicca H2O (Natixis) con raccolta di 1,2 miliardi di euro di raccolta netta.

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