La zona euro ha potuto festeggiare la fine di un periodo di tempo di quasi un decennio di assistenza finanziaria e di austerità in Grecia. Dopo una lunga serie di maratone culminato con un accordo sulla riduzione del debito, i membri dell’eurozona si sono congratulati con la Grecia per aver approvato centinaia di misure negli ultimi tre anni, e ripristinato la tanto sospirata crescita economica.

Ricordiamo in tal proposito che la Grecia dovrebbe ora terminare con successo il suo terzo programma finanziario, entrato in vigore nel 2015, il prossimo 20 agosto. Atene è stata assistita da creditori europei fin dal 2010. “È così, siamo riusciti a realizzare un atterraggio morbido di questo lungo e difficile aggiustamento”, ha detto ai giornalisti il ??presidente dell’Eurogruppo Mario Centeno, che presiede le riunioni dei ministri delle finanze della zona euro.

Il commissario europeo Pierre Moscovici ha descritto il momento come “storico” e “eccezionale”, mentre il capo del Fondo Monetario Internazionale Christine Lagarde ha citato un momento “emotivo” per coloro che, come lei, hanno vissuto la crisi del debito greco fin dall’inizio.

Ma cosa è stato concordato? Per prepararsi al momento in cui la Grecia non farà più affidamento sui fondi dei creditori europei e dovrà quindi sfruttare solamente i mercati finanziari, l’area dell’euro ha attenuato i futuri rimborsi del debito. L’accordo di venerdì include infatti un’estensione di 10 anni delle scadenze relative al secondo programma di salvataggio e un differimento di 10 anni sui pagamenti di interessi.

L’intesa dichiara inoltre che una volta pagato il secondo piano di salvataggio nel 2032, i creditori europei esamineranno nuovamente lo stato del debito greco e, se necessario, ci saranno ulteriori misure di riduzione del debito. D’altronde, a quel punto la Grecia sarà ancora in debito con il terzo programma di salvataggio.

Secondo il FMI, che forse è stato il più grande sostenitore della riduzione del debito greco in questo processo, grazie alle serie di misure ora decise, i rimborsi del debito greco non sono più un problema nel medio periodo. Ma, nel lungo periodo, il Fondo ha comunque i suoi dubbi.

Non c’è alcun dubbio che la Grecia sarà in grado di accedere nuovamente ai mercati finanziari, e certamente per il medio termine ci sentiamo molto a nostro agio”, ha detto Lagarde ai giornalisti in Lussemburgo. “Per quanto riguarda il lungo termine, abbiamo delle riserve”, ha detto, anche se ha aggiunto che ha altresì preso atto dell’impegno assunto dai partner europei di guardare nuovamente al debito greco in futuro – un impegno che, secondo Lagarde, è sempre stato onorato ogni volta che si è presentato.

L’accordo di venerdì prevede anche un’erogazione finale alla Grecia di 15 miliardi di euro, da utilizzarsi per aiutare la Grecia a mettere da parte una riserva di liquidità per potenziali bisogni di emergenza in futuro. Questo buffer ammonterà a complessivi 24,1 miliardi di euro, grazie al denaro che la Grecia ha già messo da parte, e sarà utile per coprire tutti i bisogni sovrani per i prossimi 22 mesi. Ciò significa che la Grecia non dovrà attingere ai mercati nel prossimo anno e mezzo, a meno che non pensi che ci siano condizioni favorevoli per farlo.

Dal canto suo, il Fondo monetario internazionale non darà alcun denaro alla Grecia nell’ambito di questo terzo salvataggio finanziario. Rammentiamo come il Fondo aveva atteso misure di riduzione del debito dai creditori europei della Grecia prima di aggiungere 1,6 miliardi di euro al programma greco. Tuttavia, poiché il processo è stato trascinato per tanto tempo, il FMI ha ritenuto di non avere abbastanza tempo per approvare l’erogazione prima di agosto, quando il programma di salvataggio giungerà, a quel punto, a termine.

“Il tempo si è chiaramente esaurito”, ha detto Lagarde ai giornalisti. Ma “il FMI rimarrà pienamente impegnato a sostenere la Grecia nel supportare lla propria ripresa economica e raggiungere una crescita più robusta nel periodo post-programma”.

Naturalmente, piena soddisfazione è stata espressa da Atene. Il ministro delle Finanze greco Euclid Tsakalotos ha dichairato ai giornalisti di essere “felice” del risultato e che in effetti è stato un momento “storico” per il Paese.

“Sono felice, penso che sia la fine della crisi greca, penso che la Grecia stia girando la pagina, penso che abbia tutti gli elementi costitutivi”, ha detto Tsakalotos, che si è occupato delle finanze greche nel 2015 dopo che il suo predecessore Yanis Varoufakis si è duramente scontrato con l’Europa.

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