Le turbolenze politiche italiane potrebbero essere troppo difficile da gestire per l’Unione Europea, tanto da essere potenzialmente più gravi della crisi finanziaria greca e del voto sulla Brexit. Ad affermarlo è il ministro delle finanze della Lettonia, Dana Reizniece-Ozola, che ha affermato come “se l’Italia non riuscirà a formare un governo ancora europeista e ancora dedito alle riforme, e riportare il Paese nella corretta posizione di bilancio, verrebbe a crearsi un danno maggiore (di Brexit, ndr) per l’intera Europa”.
Ancora prima delle elezioni politiche, peraltro, la situazione finanziaria italiana era già un importante punto di preoccupazione per i 28 membri del blocco UE. La sua crescita è debole, la disoccupazione è all’11%, il suo debito pubblico è al 132% del prodotto interno lordo (PIL) rispetto all’87% della zona euro, garantendosi così la ben poco ambita posizione di quinto Paese più indebitato al mondo e il secondo in Europa, dopo la Grecia.
A conferma di ciò, durante il panel dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), Reizniece-Ozola ha dichiarato: “Potremmo gestire la Grecia, potremmo e gestiremo la Brexit … ma l’Italia sarà troppo difficile da gestire”.
Sul fronte interno, intanto, la giornata di oggi dovrebbe essere quella decisiva, e le ore a venire dovrebbero essere fondamentali per la costituzione di un governo politico o tecnico…
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