Prende oggi il via una settimana non ricchissima di spunti macro. Tuttavia, quei (relativamente) pochi dati in uscita, sono sicuramente di buona importanza, e sarebbe dunque opportuno non perderli di vista all’interno dell’analisi del proprio calendario macroeconomico.
Cominciamo dall’area euro, in cui il focus sarà sicuramente sui dati in uscita legati all’andamento della produzione industriale del mese di marzo. Gli analisti si aspettano in questo frangente un recupero del dato in Germania dell’1,2% su mese, in Francia di 0,7% su mese e in Italia dello 0,8% su mese, dopo il calo del mese precedente. In Spagna, invece, gli osservatori stimano un aumento più contenuto di 0,4% su mese, dal momento che nel mese precedente la produzione era cresciuta a ritmi solidi.
Oltre a ciò, l’attenzione sarà incentrata anche sui dati di commercio estero tedeschi, utili per poter verificare se la frenata dell’export di febbraio fosse temporanea o è proseguita anche a marzo.
Per quanto concerne gli Stati Uniti, i dati in uscita questa settimana concentreranno il focus dei mercati sull’inflazione. Brevemente, nel mese di aprile, il CPI dovrebbe registrare aumenti moderati, sia per l’indice headline sia per quello core, segnalando che per ora il trend dell’inflazione rimane contenuto nonostante la riduzione di risorse inutilizzate. Il PPI, infine, dovrebbe essere in aumento di 0,3% su mese e i prezzi all’import sono previsti in rialzo di 0,2% su mese. La fiducia dei consumatori di inizio maggio dovrebbe stabilizzarsi sui livelli elevati di fine aprile, ma riportare ancora preoccupazioni per gli effetti dei dazi.
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