L’accordo raggiunto tra le forze politiche tedesche sulla formazione del nuovo governo Merkel, ha ridato torno all’andamento del cambio Euro Dollaro oggi. Il cross tra la divisa europea e il biglietto verde, già tonico da alcune sedute, si è ulteriormente stabilizzato al di sopra di quota 1,2 salendo fino a 1,21. Il nuovo rialzo ha inevitabilmente riportato Super Euro al centro del Forex. L’apprezzamento dell’Euro rispetto al Dollaro è stato un’occasione di profitto non indifferente per quei traders che hanno attivato posizioni long sulla coppia. Lo scenario che vede l’Euro sempre più forte e il Dollaro alle prese oramai con una consolidata debolezza rischia di essere sempre più solido. Il cambio Euro Dollaro, infatti, potrebbe mentenersi attorno a quota 1,2 per tutta la durata del primo semestre 2018. Lo spettro di un rafforzamento del biglietto verde, che pure si era fatto largo fino alle festività di Natale, oggi appare come lontano.
Secondo Peter Rosenstreich (Head of Market Strategist) e Vincent-Frédéric Mivelaz (analista di Swissquote) non solo il cross EURUSD dovrebbe restare attorno a 1,2 per tutta la prima parte del nuovo anno ma il cambio tra le due valute, a parità di potere d’acquisto, dovrebbe posizionarsi addirittura attorno a quota 1,33. Confrontando questi due valori si deduce che il cambio oggi è addirittura a buon mercato. Ma quando dovrebbe iniziare il rialo del cross? Secondo i due analisti, i fattori che fino ad oggi hanno impedito il consolidamento di una view fortemente rialzista sono i timori che Super Euro possa rallentare la crescita dell’Eurozona e le incertezze su quello che potrebbe essere l’esito del prossimo comitato di politica monetaria della BCE.
Tuttavia gli analisti ritengono che nei prossimi mesi la BCE non alzerà i tassi anche in considerazione del recente calo che la disoccupazione ha registrato nell’area Euro. In USA, invece, si va prefigurando un rimbalzo dell’indice dei prezzi al consumo nel mese di dicembre (0,18% rialzo mensile, 2,1% rialzo annuale). In particolare il calo dei prezzi dei beni energetici sarebbe bilanciato dall’aumento del prezzo dei beni alimentari. Questa situazione spingerebbe la FED a optare per un totale di tre rialzi dei tassi di 25 punti base nel 2018. Un effetto di queste decisioni sarebbe il rally del dollaro nei mesi di marzo, giugno e settembre. Il rialzo di giugno, avvertono però gli analisti non è scontato. Un andamento deludente della crescita salariale potrebbe ridare fiato alle colombe in seno al FOMC.
Per i citati motivi il cambio Euro Dollaro nei prossimi mesi è destinato a restare oltre quota 1,2. Oggi la tendenza descritta da Peter Rosenstreich e Vincent-Frédéric Mivelaz trova facile conferma grazie alla notizia dell’accordo per la formazione di una coalizione di governo, in Germania, tra il partito CDU della Angela Merkel e i socialdemocratici di Martin Schulz. Dal punto di vista grafico il rialzo fino a 1,21, permette di consolidare la tenuta del sostegno situato in area 1,1920-1,1910 andando a costruire una base accumulativa.
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