Una pausa nel ciclo di rialzi dei tassi della Federal Reserve statunitense farà bene al rafforzamento delle valute asiatiche. Ma basta tutto questo per giustificare un investimento sul Forex orientale?
In realtà, no. Se infatti è vero che il nuovo orientamento della policy monetaria a stelle e strisce potrebbe destare qualche interessante supporto alle valute orientali, è anche vero che i recenti guadagni della regione e i deludenti dati economici cinesi lasciano gli osservatori piuttosto perplessi sulle effettive prospettive di crescita.
Andiamo con ordine.
Come reagiscono i listini asiatici alla pausa della Fed
Dopo che la Federal Reserve ha aumentato i tassi d’interesse la scorsa settimana, in una mossa che si prevede possa essere l’ultima nella sua lotta per ridurre l’inflazione, le valute dell’Asia-Pacifico hanno apprezzato tale cambio di rotta. Una presa di posizione che è stata facilmente evidenziata dalla discesa dell’indice del dollaro.
Ad ogni modo, la pausa della Fed – che il mercato sta peraltro già prezzando – potrebbe favorire le azioni statunitensi, ma il suo effetto sulla crescita regionale in Asia potrebbe non essere così immediato.
Le opinioni degli analisti
Ad essere convinto di ciò sono gli analisti di BNP Paribas, secondo cui la crescita dei tassi Fed potrebbe essere per ora finita, ma tutte le banche centrali dei mercati sviluppati non lo sono. Dunque, si legge nelle valutazioni della banca, “sebbene la stabilizzazione delle valute asiatiche sia potenzialmente una buona notizia per i flussi esteri verso i titoli azionari asiatici, nel breve termine le mutevoli condizioni del panorama economico cinese potrebbero essere, a nostro avviso, il motore più forte delle azioni asiatiche“.
L’opinione è condivisa anche dagli analisti di Nomura, che di fatti hanno mantenuto invariate le loro view sui titoli dell’Asia-Pacifico nonostante la probabilità di una potenziale pausa della Fed, mantenendo il loro target di fine anno per l’MSCI Asia ex-Japan. Lo stratega Chetan Seth di Nomura ha aggiunto che il rischio di una recessione negli Stati Uniti è incombente, ma è difficile prevedere i tempi esatti di un rallentamento. “Tuttavia, nel nostro scenario di base, non ci aspettiamo un calo significativo dei titoli asiatici. In definitiva, riteniamo che qualsiasi debolezza dei titoli asiatici dovuta ai timori di recessione degli Stati Uniti sarà un’opportunità per gli investitori di aumentare l’esposizione ai titoli asiatici grazie a fattori locali ancora favorevoli” – si legge nelle dichiarazioni dell’istituto.
Dal canto suo, UBS Global Wealth Management ha invece sottolineato come le banche centrali asiatiche abbiano finalmente trovato sollievo dalla pressione di dover tenere il passo con i rialzi dei tassi della Federal Reserve. “Il picco dei tassi d’interesse statunitensi è un punto di svolta fondamentale che dovrebbe aprire la porta all’Asia per iniziare l’allentamento, con la possibilità di tagli dei tassi di 25-50 punti percentuali già in atto in alcune economie“, ha dichiarato UBS indicando le banche centrali di Corea del Sud, Indonesia e India come probabili candidate a entrare in un ciclo di allentamento.
La Cina diventa il driver di maggiore interesse: come investire ora
Archiviato quanto sopra, gli occhi di investitori e analisti sono puntati sulla Cina, protagonista di un percorso di ripresa non certo costante, caratterizzato da consumi insostenibili e da livelli di disoccupazione giovanile persistentemente elevati.
Sul fronte macro, il forte calo del PMI manifatturiero cinese di aprile, l’impennata del debito dei veicoli di finanziamento degli enti locali, la disoccupazione giovanile, il calo degli investimenti immobiliari e le continue tensioni geopolitiche stanno più che controbilanciando gli altri dati macro, con la conseguenza di affossare le valute asiatiche, che oggi stanno forse sottoperformando in parte a causa della scarsa fiducia nell’economia cinese.
In questo contesto, evidentemente, non possiamo che consigliare di investire in maniera accorta e strategicamente sostenibile, all’interno di un piano coerente con il proprio profilo di rischio.
In ogni caso, il modo migliore per prendere posizione in questo comparto è quello di farlo con una piattaforma di trading professionale come AvaTrade (qui la nostra recensione), che permetta a tutti gli investitori di gestire facilmente i propri investimenti finanziari online in modo pratico e completo.
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