Negli ultimi tempi, diversi mercati emergenti (EM) hanno intrapreso un percorso di riduzione dei tassi di interesse al fine di sostenere le loro economie. Questa tendenza è stata recentemente evidenziata dal Brasile e dal Cile, che hanno iniziato a ridurre i tassi il mese scorso. Secondo le previsioni di S&P Global Ratings, a questo punto, ci si aspetta che altri paesi emergenti seguano questa strada nel prossimo futuro, con ulteriori tagli dei tassi in programma.
Nel prossimo anno, paesi come il Messico, la Colombia e il Perù dovrebbero iniziare a a ridurre i tassi di interesse, sebbene esista anche la possibilità di un’iniziativa anticipata in tal senso. Anche le banche centrali di alcune nazioni dell’Europa centrale e orientale sono orientate verso un allentamento delle politiche monetarie nel corso dei prossimi mesi. Questo cambiamento è motivato dalle pressioni sui tassi di cambio e dalle condizioni economiche che stanno diventando più favorevoli a un allentamento delle politiche monetarie.
La volatilità è stata un tratto distintivo dei mesi di luglio e agosto, specialmente per quanto riguarda i prezzi dei prodotti alimentari e del petrolio. L’Arabia Saudita e la Russia hanno continuato a ridurre la produzione di petrolio, contribuendo così alla dinamica dei prezzi. Nel frattempo, l’assenza di proroga dell’iniziativa Black Sea Grain (BSGI) ha esercitato pressioni sui prezzi del mais e del grano.
Nonostante queste sfide, S&P sostiene che i rischi di approvvigionamento per i mercati emergenti siano in diminuzione rispetto all’anno precedente. Questo è in parte dovuto alla ridotta importanza delle esportazioni di cereali dall’Ucraina, influenzata dall’instabilità causata dalla guerra. Tuttavia, vanno sottolineate le potenziali difficoltà che diverse economie del Medio Oriente e dell’Africa potrebbero affrontare a causa di interruzioni delle forniture di grano.
In termini di mercato finanziario, gli spread del credito nei mercati emergenti stanno diminuendo, mentre i rendimenti di riferimento mostrano una leggera attenuazione. Gli analisti hanno evidenziato una marcata diminuzione degli spread aziendali nell’America Latina. Tuttavia, S&P ha anche messo guardia sulla possibilità che un prolungato scenario di tassi d’interesse più elevati e condizioni di finanziamento più rigide possano creare dei rischi di rifinanziamento. Lo studio che è stato condotto da S&P ha rivelato una maggiore concentrazione di scadenze del debito dei crediti rischiosi tra il 2025 e il 2027, con particolare riferimento agli emittenti nel settore dei servizi pubblici, del petrolio e del gas, nonché dei trasporti.
L’avvio del taglio dei tassi di interesse da parte dei paesi emergenti, determina un incremento dell’appeal verso questo mercato. Operativamente si tratta quindi di trovare le asset class che possono essere più esposte al cambio di politica monetaria dei paesi emergenti. Inutile dire che una di queste asset-class non può che essere il forex e, più nello specifico, le coppie che al loro interno hanno una valuta emergente.
Quale broker usare per fare trading sulle valute emergenti?
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