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Alla scoperta delle azioni europee dei mercati emergenti - Borsainside

La definizione Azioni europee dei mercati emergenti può sembrare quasi una contraddizione in termini perchè è opinione diffusa che le azioni europee non possano essere dei mercati emergenti. Insomma o si tratta titoli europei oppure di azioni dei mercati emergenti. In realtà questa definizione è invece quanto mai azzeccata poichè riesce a mettere a fuoco le differenze che ci sono nell’ambito dell’azionariato europeo.

Se è vero, infatti, che la stragrande maggioranza delle quotate europee fanno riferimento a mercati sviluppati è altrettanto vero che c’è una componente ascrivibile ai mercati emergenti. Stiamo parlando, ad esempio, delle azioni della Repubblica Ceca o di quelle dell’Ungheria (vedremo dopo la lista completa).

A questo punto si potrebbe essere portati a pensare che, comunque, l’argomento azioni europee dei mercati emergenti sia quasi di nicchia. Anche questo ragionamento, però, è sbagliato e a dirlo non siamo noi ma i numeri.

Stando ad un’analisi dei ranking di indici Fida su varie metriche temporali, a giugno i fondi Azionari Europa Mercati Emergenti si sono collocati al terzo posto con un rialzo dell’8 per cento, al secondo post nel secondo trimestre 2023 (anche in questo caso la progressione è stata dell’8 per cento) e al quarto post nel primo semestre 2023 con una progressione del 18 per cento.

Il settore, quindi, può vantare una discreta visibilità (altro che argomento di nicchia).

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Quali sono le azioni europee dei mercati emergenti

L’area europea dei mercati emergenti include tanti paesi in via di sviluppo che, geograficamente, fanno parte dell”est Europa. Si tratta di economie che possono presentare anche una certa rilevanza affiancate a paesi che sono appena all’inizio del loro sviluppo. Escludendo per ovvi motivi la Russia, nell’elenco dei mercati emergenti dell’Europa troviamo: Polonia, Ungheria, Romania, Turchia, Croazia, Slovenia Repubblica Ceca e poi tutto il blocco dei baltici (Lituania, Estonia e Lettonia).

Come si può facilmente intuire si tratta di un’area decisamente vasta che ingloba praticamente i paesi che un tempo facevano parte del blocco sovietico con l’eccezione della Turchia.

Dal punto di vista valutario, la stragrande di questi Paesi ha una moneta propria (pensiamo ad esempio a Polonia, Repubblica Ceca e Ungheria). Ci sono però paesi che hanno l’Euro come moneta.

Come si sono mosse le azioni europee dei mercati emergenti

Non c’è una tendenza univoca nel movimento delle borse europee emergenti. Sicuramente, almeno in linea generale, la buona intonazione che caratterizza i mercati globali da inizio anno, ha avuto impatto anche su quest’area dell’Europa.

Volendo essere più analitici, sono state tre le borse che hanno registrato le performance più forti. L’indice benchmark di Budapest ha segnato un rialzo del 25 per cento, quello di Varsavia del 21 per cento e quello di Praga di oltre l’8 per cento. Tra tutti i mercati dell’area, è sempre stata quella ungherese la borsa più forte anche se la stessa piazza di Budapest sia tra le più volatili.

Come investire in azioni europei mercati emergenti: le due alternative

Per investire in azioni europee dei mercati emergenti ci sono due opzioni. La prima è quella più semplice e immediata e consiste nel comprare azioni delle borse citate in precedenza.

Fondamentalmente si tratta di procedere allo stesso modo di come si procederebbe acquistando titoli azionari di qualsiasi borsa. Il problema è che l’est Europa non solo è lontano ma l’azionariato di quelle parti va anche decifrato e non è facile farlo quando le informazioni arrivano con il contagocce. E poi c’è anche il fattore rischio da considerare: esporsi su un unico titolo o comunque sono pochi titoli implica un certo rischio e non è detto che tutti i trader siano disposti a farsene carico.

Preso atto di questo limite, si può considerare la seconda alternativa: gli ETF. Gli exchange traded fund rappresentano un paniere di titoli diversificati e proprio questa diversificazione aiuta a ridurre il rischio complessivo dell’investimento. Con un solo ETF è infatti possibile ottenere esposizione a un’ampia varietà di asset, riducendo così la concentrazione del rischio. Gli ETF Azionari Europa Mercati Emergenti sono negoziati in borsa proprio come le azioni e quindi si possono comprare e vendere facilmente durante le ore di negoziazione. E’ quindi presenta una spicca liquidità che consente agli investitori di entrare o uscire dalle posizioni in modo rapido.

Broker per investire in azioni europee dei mercati emergenti

logo avatrade

Per investire in azioni/ETF ci sono tanti broker. Tra i più completi per tipologia di proposta e condizioni che vengono applicate segnaliamo Avatrade (qui la nostra recensione). Questo broker consente di fare trading su azioni e ETF attraverso i CFD (Contratti per Differenza).

I Contratti per Differenza su azioni e ETF sono uno strumento finanziario derivato che consente agli investitori di speculare sull’andamento dei prezzi di titoli azionari e fondi senza possedere fisicamente gli asset. In altre parole, i CFD su azioni e ETF permettono di ottenere un’esposizione ai movimenti di prezzo del sottostante senza dover acquistare l’asset reale. Grazie a questo meccanismo e alla leva finanziaria i CFD permettono di speculare sia al rialzo che al ribasso.

Avatrade è un broker autorizzato con alle spalle una vastissima esperienza che consente di operare su azioni e ETF senza le commissioni presenti nel caso di acquisto di asset reali.

Inoltre, nel caso in cui ti sentissi meno sicuro riguardo agli investimenti finanziari online e desiderassi acquisire maggiore esperienza, ti suggeriamo di considerare l’opzione di aprire un conto demo da 100 mila euro virtuali. Questa opportunità ti permetterà di allenarti senza rischi: la procedura è veloce e intuitiva, consentendoti di testare la piattaforma del broker e le dinamiche del trading online utilizzando un plafond di denaro virtuale fornito dal broker. Potrai passare al trading reale quando sarai pronto.

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