Secondo gli analisti di Goldman Sachs, il prezzo del petrolio potrebbe salire a 90 dollari al barile entro la fine dell’anno. Un ottimismo peraltro rinvigorito dalla recente cavalcata dei prezzi del greggio, con il Brent che veleggia già sui massimi da ottobre 2018 a 78,40 dollari a barile, e il Wti che ha oramai raggiunto i 75 dollari a barile, ai massimi da luglio.

Perché il petrolio sale

Sui motivi per cui il petrolio da qualche settimana continua a salire non ci sono gradi sorprese, considerato che è ben noto che il greggio stia salendo sulla scia delle prospettive di una crisi energetica globale, con la domanda che aumenterà ancora con l’arrivo dell’inverno nell’emisfero settentrionale, e con le risorse sempre più scarse. A ciò si aggiungano ulteriori fattori secondari, come ad esempio la carenza di autotrasportatori in alcuni mercati europei e americani, così come la crescita dei tassi di interesse governativi.

Petrolio su, petrolio giù

Ciò premesso, buona parte degli analisti ritiene che quanto sopra non sia sufficiente per innescare un surriscaldamento del greggio, considerato che gli elementi di instabilità di cui sopra sono ben noti e già scontati dal mercato, e non bastanti per invertire il trend.

Secondo altri analisti, come quelli di Goldman Sachs, però, le cose dovrebbero andare diversamente. La previsione del Brent a fine anno è stata infatti oggi aggiornata a 90 dollari al barile contro i precedenti 80 dollari.

Per gli osservatori dell’istituto, anche se è stata mantenuto a lungo una visione rialzista sul greggio, il divario tra la domanda e l’offerta al momento risulta essere più ampio di quanto inizialmente previsto – affermano in una nota – con la ripresa della domanda dopo l’impatto della variante Delta che è stata più rapida perfino delle stime, già a sua volta superiori al consenso, e con l’offerta globale che rimane al di sotto delle aspettative che, invece, erano inferiori al consenso.

In aggiunta a ciò, Goldman Sachs invita a considerare come la capacità di riserva dell’Opec sta diminuendo rapidamente, e i produttori di shale oil non riescono a sostenere la crescita della produzione. Fattori che dovrebbero innescare la crescita prezzi del petrolio a lungo termine, con i target sopra anticipati.

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