Poche ore fa Schroders ha pubblicato una interessante nota nella quale fa il punto sui mercati emergenti nel 2021, sottolineando quali potrebbero essere i fattori che supporteranno positivamente questi territori di investimento per il prossimo anno: vaccino, risultati delle elezioni USA e dollaro debole potrebbero essere le leve propulsive in grado di rendere conveniente il trading sugli emergenti.

Vaccino contro il Covid-19

Come noto, il Covid-19 ha avuto un impatto impressionante su tutte le economie e, in esse, anche sugli emergenti. L’impatto è stato però diverso a seconda del territorio di destinazione. Per esempio, Cina, Taiwan e Corea del Sud hanno contenuto il virus in maniera migliore rispetto a quanto non abbiano fatto altri emergenti, in evidente difficoltà.

Complessivamente, comunque, sebbene alcune economie emergenti continuano a dover gestire la seconda ondata di nuovo coronavirus, la maggior parte di loro sta notando una concreta ripresa dell’attività, che dovrebbe ottenere una accelerazione grazie al supporto dei vaccini.

Dunque, dopo una contrazione stimata dell’1,9% per il 2020, ci si aspetta una crescita del 6,9% nel 2021 per i mercati emergenti, con la Cina che fungerà ancora una volta da locomotiva con un +9%.

Lo sviluppo di vaccini efficaci è insomma una notizia molto positiva, tale da condure a una normalizzazione della vita sociale ed economica tra la seconda metà del 2021 e l’inizio del 2022, favorendo la ripresa dei profitti aziendali.

Elezioni USA

Anche il risultato delle elezioni USA è particolarmente importante per i mercati emergenti. Il perché è presto spiegabile nel fatto che si presume che l’amministrazione Biden porterà a un deficit fiscale maggiore negli USA e a un dollaro più debole, che potrebbe vedere l’azionario emergente sovraperformare rispetto ai mercati sviluppati.

È comunque probabile che le tensioni tra Cina e Stati Uniti persisteranno, sebbene sia altresì probabile che l’approccio di Biden sarà meno traumatico di quello di Trump.

Dollaro debole

Infine, la debolezza del dollaro continuerà a supportare i bond emergenti. Considerato che ci sono buone probabilità che il dollaro finisca con l’indebolirsi nei prossimi mesi, con una crescita sia del disavanzo delle partite correnti che del deficit fiscale negli Stati Uniti, se ciò si verificasse sarebbe di utilità per gli asset dei mercati emergenti e soprattutto per il debito in valuta locale.

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