Stando a quanto afferma una nuova indagine condotta dalla società di pubbliche relazioni ASDA’A BCW, quasi la metà dei 200 milioni di giovani arabi della regione del Medio Oriente e del Nord Africa sta prendendo in considerazione di lasciare il proprio Paese, valutato che la pandemia di Covid-19 sta paralizzando le economie di riferimento e sta alimentando nuovi disordini in tutta la regione.
Frustrati dalle economie in difficoltà e dalla corruzione del governo, il 42% dei giovani arabi ha dunque assunto in considerazione la possibilità di emigrare in un altro Paese, con una evidente tendenza da esaminare con particolare attenzione, considerato che stiamo parlando di una regione in cui il 60% della popolazione ha meno di 30 anni.
I risultati evidenziano anche le tendenze regionali esistenti. Si è riscontrato in modo specifico che il desiderio di andarsene è tra i più diffusi in Paesi come il Libano, dove una persona su sei ha un’età compresa tra i 15 e i 24 anni. L’impennata di possibili emigrati sembra essere stata acuita dall’esplosione portuale nella capitale libanese avvenuta nel mese di agosto, che non ha fatto altro che aggravare la crisi politica, sanitaria e socio-economica in corso quest’anno. Quasi tre quarti degli intervistati hanno dichiarato di ritenere che la pandemia abbia reso più probabile la protesta contro lo status quo politico. Anche l’Iraq, la Giordania, la Siria, lo Yemen e i territori palestinesi sono ai primi posti della lista.
In aggiunta a ciò, è stato evidenziato come la lotta alla corruzione del governo sia la priorità principale per ottenere progressi nel mondo arabo, e che la creazione di posti di lavoro è stata identificata come la seconda priorità più importante per il progresso regionale, con l’87% degli intervistati preoccupati per le condizioni del mercato del lavoro.
L’indagine mostra anche che Covid-19 ha avuto un impatto altamente dannoso sulla regione. Il 20% degli intervistati ha dichiarato che qualcuno all’interno della propria famiglia ha perso il lavoro a causa della crisi del coronavirus, il 30% ha riferito un aumento dell’indebitamento delle famiglie e, ancora, il 72% ha affermato che la pandemia ha reso più difficile trovare un lavoro.
Per quanto poi riguarda le destinazioni di tali potenziali flussi migratori, il 46% dei giovani arabi ha scelto gli Emirati Arabi Uniti, seguiti da Stati Uniti, Canada, Regno Unito e Germania.
A proposito di USA, i giovani arabi vedono anche una crescente influenza americana nella regione, in termini positivi: gli Stati Uniti sono infatti oggi visti più favorevolmente (56%) dai giovani arabi che nel 2019 (41%).
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