Nelle ultime ore una nota a cura di Erik Renander, gestore del fondo HI EMIM Africa Fund di Hedge Invest Sgr, ha delineato alcuni interessanti spunti a beneficio di tutti coloro i quali potrebbero essere interessati a investire sul Continente africano nel 2020.
La considerazione dalla quale parte l’analista, e sulla quale ben si condivide, è che la volatilità registrata di recente sui mercati finanziari ha reso necessario un cambio di strategia sui portafogli, al fine di incrementare il livello di liquidità e di protezione del capitale da un sell-off.
Un simile cambio di rotta ha tuttavia fatto emergere la presenza di diversi casi di titoli che risultano essere eccessivamente venduti, e che dunque possono offrire opportunità molto attraenti.
Sudafrica
Per quanto concerne la prima grande opportunità intercettata da Hedge Invest, il richiamo alle azioni del Sudafrica, il cui mercato di Borsa ha perso il 37% da inizio anno, considerato il rendimento in euro. La flessione deriva dalla combinazione di un crollo del 22% dell’indice Top 40 e del deprezzamento del Rand, la valuta locale, rispetto a quelle più forti.
Per quanto attiene le determinanti che hanno condotto una simile evoluzione, l’elenco è piuttosto lungo. Le principali sono tuttavia da ascriversi al noto effetto negativo del coronavirus, oltre a una condizione già indebolita dell’economia locale, e ancora al declassamento del debito del Paese da parte di Moody’s, sotto la classe IG (investment grade).
Tale mix di fattori ha condotto le valutazioni di banche, retail e fondi comuni immobiliari su livelli pari o inferiori a quelli raggiunti durante la crisi finanziaria globale del 2008.
Non è però finita qui. Secondo l’analista, infatti, bisogna prestare attenzione alla possibilità di un’ulteriore debolezza della valuta e prendere dunque in considerazione la possibilità di utilizzare coperture valutarie per investire in questo mercato.
Eurobond governativi africani
La seconda opportunità intercettata da Hedge Invest è quella degli Eurobond governativi africani. Gli Eurobond sono obbligazioni internazionali che vengono emesse in un Paese diverso da quello del debitore e che sono contraddistinte da una valuta diversa da quella del Paese di collocamento.
Il rendimento di alcuni di questi tioli era del 7-9% alla fine del 2019, ed è poi salita al 9-23% in queste settimane del 2020. Ad essere maggiormente colpiti sono stati alcuni Eurobond di Paesi produttori di petrolio, come la Nigeria, il Gabon e l’Angola, e perfino i bond della Namibia, che sono storicamente considerati sicuri, hanno subito un incremento del loro rendimento dal 4% all’8,5%.
Ad ogni modo, la società suggerisce, in un contesto volatile come quello attuale, di concentrare la propria attenzione sull’importanza di una gestione attiva, flessibile e dinamica del proprio portafoglio, al fine di tutelare il capitale dai ribassi e, invece, spingere all’ottenimento delle migliori opportunità man mano che si presentano.
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