In un recente report dedicato ai titoli di debito dei mercati emergenti, BlackRock Investment Institute ha confermato la neutralità sul debito emergente in valuta forte, declassando a neutrale quello in valuta locale, considerato che vi è il rischio di ulteriori svalutazioni valutarie.

E così, nel proprio dossier “Downgrading EM local debt”, il colosso internazionale ha rivelato alcuni dei propri approcci “guida” in questa delicata fase, facendo emergere la propria preferenza al credito rispetto alle azioni, visto e considerato che le società tendono a indirizzare i flussi di cassa agli obbligazionisti alla luce di un contesto economico evidentemente incerto e volatile. Un occhio di attenzione, però, è mostrato agli emergenti.

Debito emergente, approccio neutrale per BlackRock

Di fatti, entrando in maniera più specifica a commentare il debito emergente, gli esperti di BlackRock mantengono una neutralità su quello denominato in valute forti, per declassare a neutrale quello in valuta locale.

Per la società, infatti, alcuni Paesi emergenti hanno permesso alle loro valute di indebolirsi per aiutare ad assorbire lo shock economico. Si vedrebbe – prosegue altresì il dossier della società – il rischio di ulteriori flessioni dei cambi, che potrebbero anche azzerare la redditività della cedola.

Rischio calo per le valute emergenti

Di qui, l’attenzione non può che spostarsi sul cercare di comprendere quali potrebbero essere le evoluzioni delle valute emergenti nei confronti del dollaro. Alcune di queste hanno sperimentato trend di forte calo, come accaduto per il rand sudafricano e per il rand brasiliano e… non è una novità.

BlackRock rammenta che una simile evoluzione è molto simile a quanto già avvenuto in occasione di crisi passate, quando i Paesi con le maggiori vulnerabilità esterne (si pensi al deficit delle proprie partite correnti) hanno registrato un duro colpo nei loro tassi di cambio.

Questa volta, osserva ancora la società, il calo delle valute non viene ostacolato per poter consentire di incrementare la competitività delle esportazioni e di ridurre il deficit delle partite correnti nel tempo. Si nota altresì un alleggerimento delle politiche monetarie e fiscali, con quello che BlackRock definisce essere un circolo vizioso, che potrebbe alimentare una potenziale fuga di capitali. Uno scenario che potrebbe a sua volta peggiorare la flessione delle valute emergenti, e potrebbe altresì costringere alcune banche centrali dei Paesi emergenti a invertire la rotta e aumentare i tassi di interesse.

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