Da sempre l’America Latina è una buona occasione di investimento. Gli asset disponibili per investire sui paesi del sud America sono tanti a partire dalle azioni delle borse più promettenti. Molti paesi dell’America Latina fanno parte del gruppo dei mercati emergenti e tante nazioni sudamericane, sia pure tra alti e bassi, hanno mantenuto ottimi trend di crescita.

Nonostante l’America Latina sia una buona occasione di investimento è comunque consigliabile non farsi prendere troppo la mano ma anzi adottare le opportune precauzioni. Secondo Xavier Hovasse, Responsabile azionario emergente di Carmignac, è innegabile che ci sarebbero forti conseguenze sull’America Latina in caso di forte rallentamento o di recessione dell’economia mondiale.

Secondo l’analista, per loro natura, i paesi del Sud America sono soprattutto esportatori di materie prime e, appunto per questa ragione, sono molto dipendenti dalle prospettive di crescita dell’economia globale. E’ quindi scontato che il rischio recessione mondiale avrà un impatto sullo stato di salute dell’America Latina come si può già vedere dall’andamento della quotazione rame.

Attenzione però a non cedere al pessimismo perchè il rallentamento dell’economia cinese causerà un nuovo piano di intervento dello Stato con sostegno al settore infrastrutture. Questo si tradurrà in un aumento delle rcihiesta di metalli che, a sua volta, avrà un effetto positivo sulle economie del sud America.

Alla luce di tali prospettive, l’analista consiglia di analizzare con attenzione i fondamentali e le dinamiche interne dei diversi paesi dell’area.

Tra le singole nazioni, ad essere messa meglio è il Brasile. L’economia carioca registrarà nel 2019 una crescita del PIL compresa nel range 1-1,5 per cento. In Brasile, tra l’altro, la riforma del sistema pensionistico è ben avviata e questa è una notizia positiva.

Completamente diverso, invece, è il clima in Argentina. Secondo gli analisti è molto probabile che Buenos Aires continui ad essere penalizzata dall’incertezza in vista delle elezioni presidenziali del 27 ottobre. Come noto, l’esito delle recenti primarie ha riportato in vita le paure su un default dell’Argentina.

A causa di tali limiti, è ovvio che la vera grande sfida alla quale l’Argentina sarà chiamata nei prossimi anni sarà quella di riuscire a recuperare la fiducia degli investitori. Una missione difficile ma non impossibile.

Anche l’economia del Messico potrebbe essere costretta ad affontare qualche difficoltà a causa della forte dipendenza dall’export verso gli Usa. Un rallentamento dell’economia americana avrà conseguenze anche sull’economia messicana e infatti gli ultimi dati trimestrali sul PIL messicano sono negativi.

Per finire il Cile. Santiago è in pieno subbuglio. Le tensioni sono causate della guerra commerciale e dal calo delle quotazioni del rame di cui il Cile è grande esportatore. Tuttavia i problemi non vanno ingigantiti perchè la posizione fiscale del Cile continua ad essere solida. Non è un mistero che l’economia cilena è la più forte tra quelle dei paesi sudamericani. Secondo gli analisti di Carmignac, il rischio di una recessione in Cile è improbabile anche perchè la quotazione del rame dovrebbe risalire nel 2020 e la Banca centrale cilena continuerà a dare sostegno all’economia con una politica monetaria di tipo espansivo.

Come si può vedere da questo report, quindi, prima di investire sugli asset del Sud America, è bene avere le idee chiare su quali siano le economie più promettenti.

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