Secondo quanto diramato in una nota da Erik Renander, gestore del fondo HI EMIM Africa di Hedge Invest, nel continente africano il tema di investimento più attraente è quello dei rendimenti elevati che sono attualmente offerti dai bond governativi. Opportunità legate al calo dell’inflazione che si è registrato ulteriormente in numerosi Paese, in quello che è uno sviluppo particolarmente interessante per tutta la macroarea.
Negli esempi condivisi Renander cita l’Egitto, dove il tasso di inflazione a settembre è sceso al 6,7% contro il 7,8% di luglio e il 13% dell’anno precedente. Un miglioramento che sembra aver premiato gli sforzi intrapresi dal Paese per poter riformare l’economia: in risposta alla minore inflazione, la banca centrale ha ridotto i tassi 100 punti base al 14,25%, con i treasury bill egiziani a breve termine che oggi rendono il 13% al netto delle tasse, contro l’8% degli eurobond a lunga durata in dollari.
Anche in Ghana l’inflazione ha sorpreso in positivo, con un livello del 7,8% ad agosto rispetto al 9,4% del mese precedente. Un miglioramento notevole, contro il picco del 19% raggiungo nel 2016, grazie agli sforzi del governo per stabilizzare la valuta e ridurre il deficit fiscale. Per l’analista di Hedge Invest, però, il Ghana non starebbe ottenendo il riconoscimento adeguato per le riforme che sta implementando e, in questo senso, i rendimenti al 19% per i bond in valuta locale e il 9% per quelli in dollari sono particolarmente attraenti.
Infine, Renander cita il Kenya, in cui l’indice dei prezzi al consumo si è attestato al 3,83% su base annua rispetto al 5% del mese precedente. anche se il tasso di inflazione è sceso sotto il 5% la Banca centrale mantiene un tasso di riferimento al 9%.
Un trend che, conclude la nota, si può osservare in tutto il continente africano: inflazione in calo ma banche centrali preoccupate di abbassare i tassi troppo velocemente. Ne risultano valute stabili e tassi reali elevati, per un tema di investimento piuttosto attraente.
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