Ci sono tanti modi per investire sui mercati emergenti fermo restando che la riuscita dell’investimento a sempre legata a quello che è l’approccio scelto. A questo argomento è dedicato un lungo report redatto da Yoram Lustig, Head of Multi-Asset Solutions EMEA, T. Rowe Price.

Secondo l’analista bond e azioni degli emergenti non sono così diversi come potrebbero sembrare a prima vista. Per sua natura il debito emergente è un asset growth che presenta molte più caratteristiche in comune con le azioni che con i titoli di Stato dei mercati sviluppati. E’ per tale ragione che adottare un approccio multi-strategy capace di incorporare sia l’azionario che il debito emergente offre ben tre vantaggi rispetto a tutti quegli approcci cosiddetti single-strategy.

I tre vantaggi dell’approccio multi strategy sugli emergenti sono: la combinazione dell’esposizione con i fattori di rischio, la possibilità di ottenere un alpha più duraturo e la possibilità di combinare una gestione top-down con la generazione di alpha bottom-up. Vediamo nel dettaglio ognuno di questi vantaggi:

Combinazione dell’esposizione con i fattori di rischio

L’approccio multi-strategy ai mercati emergenti è il solo che è capace di combinare diverse esposizioni ai fattori di rischio. Per loro natura i paesi emergenti possono crescere più rapidamente rispetto agli altri ma al tempo stesso possono anche subire rallentamenti improvvisi. Partendo da tale presupposto è logico che azionario e bond siano investimenti forti che danno la possibilità di avere ottimi rendimenti. Per tale motivo l’analista ritiene giusto diversificare l’esposizione sui mercati emergenti puntando su azioni, obbligazioni in valuta forte, bond in valuta locale e obbligazioni societarie.

Questi quattro tipi di investimenti emergenti presentano comportamenti e performance differenti. Ad esempio i rendimenti dell’azionario emergente e dei bond in valuta locale sono spinta dalla crescita economica mentre i rendimenti del debito in valuta forte sono legati all’andamento del dollaro Usa e alle decisioni della Federal Reserve. Da ciò consegue che le correlazioni tra questi quattro asset class non sono perfette e l’abilità dell’investitore sta nel trovare un punto di equilibrio.

Individuare un alpha duraturo

Come già messo in evidenza nella premessa il secondo vantaggio dell’approccio multi-strategy ai mercati emergenti è rappresentato dalla possibilità di ottenere un “alpha duraturo”. Non è un mistero che i paesi emergenti sia in grado di generare più alpha rispetto a quelli sviluppati essendo meno efficienti. Tuttavia è sempre necessaria l’abilità del gestore per riuscire ad identificare ed estrarre tale alpha. In generale combinare più strategie gestite da portfolio manager diversi consente di avere un numero maggiore di competenze.

Gamma e diversità sono due elementi essenziali se si adotta questo approccio. Se la combinazione di due strategie può determinare periodi di sottoperformance, aggiungendo il debito emergente in valuta locale e quello corporate, la possibilità che si verifichi tale eventualità è più bassa. In poche parole più grande è il numero dei gestori, minore sarà l’impatto che si avrà nel momento in cui un singolo manager non riuscirà a generare alpha come prima.

Approccio top-down

Il terzo e ultimo vantaggio dell’approccio multistrategy sugli emergenti è la possibilità di combinare una gestione top-down con la generazione di alpha bottom-up. Grazie alla possibilità di inserire un approccio top-down, è possibile incorporare anche una gestione attiva della valuta e un’allocazione tattica e dinamica nelle varie sotto asset-class.

Nello specifico gli investitori possono combinare una generazione di alpha bottom-up con tecniche di gestione top-down per costruire portafogli emergenti che presentano diversi profili di rischio. Ad esempio se si opta per un profilo di rischio inferiore, allora si può pensare ad una asset allocation così formata: 50% debito emergente in valuta forte, 30% debito corporate e per per finire 20% debito in valuta locale. Viceversa un profilo di rischio inferiore includerebbe un 60% di azionario emergente, un 30% di debito in valuta locale e un 10% di debito in valuta forte.

Vantaggi approccio multi strategy sui mercati emergenti

In un contesto generale caratterizzato da ritorni bassi, l’azionario e l’obbligazionario dei mercati emergenti spicca per convenienza. Se si adotta un approccio multi-strategy, alla luce del quale azioni e bond emergenti sono visti come asset simili, allora si può puntare alla costruzione di un portafoglio emergente capace di offrire all’investitore una generazione duratura di alpha ma anche benefici sia per quello che riguarda l’approccio bottom-up che l’approccio top-down. 

Questo contenuto non deve essere considerato un consiglio di investimento. Non offriamo alcun tipo di consulenza finanziaria. L’articolo ha uno scopo soltanto informativo e alcuni contenuti sono Comunicati Stampa scritti direttamente dai nostri Clienti.
I lettori sono tenuti pertanto a effettuare le proprie ricerche per verificare l’aggiornamento dei dati. Questo sito NON è responsabile, direttamente o indirettamente, per qualsivoglia danno o perdita, reale o presunta, causata dall'utilizzo di qualunque contenuto o servizio menzionato sul sito https://www.borsainside.com.

Migliori Broker Trading Forex

Broker del mese
Deposito minimo 100 AUD
0.0 Spread in pip
Piattaforme di trading avanzate
Prezzi DMA su IRESS
Deposito minimo 100$
Sicurezza Gruppo Bancario Svizzero
Leva fino a 1:30
Protezione da Saldo Negativo
Deposito minimo ZERO
N.1 in Italia
Regime Fiscale Amministrato
0% CANONE MENSILE DI GESTIONE
SCOPRI DI PIÙ Fineco recensioni » * Avviso di rischio
Deposito minimo 100$
ETF - CRYPTO - CFD
Licenza: CySEC - FCA - ASIC
Copia i migliori trader del mondo

Il vostro capitale è a rischio. Considera la perdita di denaro dal 51% (eToro) fino all’89% (altri fornitori) con il trading CFD.