L’oro è ancora il bene rifugio per eccellenza? A domandarselo, negli scorsi giorni, è stato Ned Naylor-Leyland, gestore del fondo Old Mutual Gold & Silver di Old Mutual Global Investors, il quale ha formulato un interessante commento sul fatto che l’oro possa effettivamente servire ancora da riparo principale contro l’impatto di eventuali fallimenti delle politiche delle banche centrali, fungendo al contempo da fonte di diversificazione dei portafogli.
In linea di massima, l’esperto ci ricorda come i prezzi dei lingotti d’oro e dei titoli delle società di estrazione dell’oro aumentano nel caso in cui i tassi di interesse reale scendono, e viceversa decrescono quando i tassi di interesse reale salgono. Ne consegue che in questa relazione le previsioni sulla politica monetaria USA e sull’inflazione sono di cruciale importanza: se le aspettative sui tassi di interesse aumentano più lentamente rispetto a quelle sull’inflazione, si tratta di una notizia positiva per i lingotti d’oro e per le società di estrazione. La situazione contraria è invece evidentemente negativa.
Ma cosa accadrà nel futuro a breve e medio termine?
Il prezzo dell’oro: rialzi in vista?
Naylor-Leyland rammenta poi come il prezzo dell’oro si sia tenuto in un range piuttosto contenuto da dicembre 2015, ovvero da quando la Fed ha alzato i tassi per la prima volta dal 2006: probabilmente un simile comportamento è da ricercarsi nella fiducia che i mercati hanno nelle azioni dei banchieri centrali ma… appare evidente come tale situazione non possa durare a lungo e che appena la fiducia nei policymaker verrà meno, il prezzo dell’oro aumenterà bruscamente, nella corsa verso l’acquisto di asset “rifugio”.
In un simile contesto di presumibile rialzo dei prezzi dell’oro, cambiare il proprio mix tra lingotti d’oro e azioni di società di estrazione nel portafoglio potrebbe essere utile per poter sostenere i rendimenti in momenti in cui le quotazioni dell’oro aumentano e a limitare l’effetto del calo dei prezzi del metallo giallo sulle performance.
Tale allocazione può essere idealmente gestita in modo dinamico e flessibile: nei momenti in cui l’outlook per l’oro sarà positivo, potrebbe esser d’aiuto avere una sovraesposizione su oro e argento per aumentare i ritorni; di contro, quando l’outlook per l’oro è negativo, una sovraesposizione sui lingotti può fornire la liquidità necessaria a superare le turbolenze del mercato.
Come scegliere i titoli delle società di estrazione
Nello scegliere i titoli delle società di estrazione, infine, l’esperto ricorda che non bisogna sottostimare l’importanza del rischio geopolitico e operativo. “Il nostro consiglio è di evitare alcuni paesi e limitare i titoli detenuti in portafoglio a un paniere di titoli di cui si conoscono in modo approfondito i rischi. L’impatto sui prezzi di molti titoli di società di estrazione russe ad aprile, quando gli Stati Uniti hanno imposto nuove sanzioni alla Russia, mostra i vantaggi di tale approccio” – conclude.
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