mercato immobiliare
Sell-off sulle azioni Evergrande e ora tutte le società immobiliari hanno paura

Il colosso immobiliare cinese Evergrande non riesce a lasciarsi alle spalle la crisi e, inevitabilmente, le sue azioni, già disastrate, vanno ancora a picco. Con queste poche parole si può sintetizzare quanto accaduto alla quotata nelle ultime ore. Ma vediamo ai numeri che, come sempre, rendono più di ogni discorso.

Tanto per iniziare il titolo dell’azienda immobiliare cinese finita ad un passo dal default e salvata dal governo di Pechino, ha registrato un ribasso di oltre il 20 per cento crollando a 0,44 dollari di Hong Kong. Il nuovo crollo, che ha riacceso antiche paure mai superate, non è stato un caso. Sono state infatti le indiscrezioni in merito alla difficoltà a far rispettare i requisiti per l’emissione di nuove cambiali a determinare il nuovo sell-off. E questi sospetti, a loro volta, sono tornati alla ribalta in modo preponderante in scia all’inchiesta in corso sulla controllata principale di Evergrande: la Hengda Real Estate.

Tra l’altro è stato lo stesso colosso immobiliare a consigliare a chi detiene titoli della società e anche ai potenziali investitori di adottare un approccio cauto nelle operazioni con le sue azioni. Una raccomandazione pesantissima visto che proviene dai diretti interessati! Considerando la reazione in borsa (azioni a picco del 20 per cento) il mercato sembra aver preso alla lettera l’invito.

In realtà gli ultimi problemi di Evergrande non è che sono nati oggi. Già qualche giorno fa la quotata aveva annunciato di non non essere riuscita a raggiungere le previsioni attese sulle vendite e di conseguenza di aver avviato una rivalutazione dei termini della ristrutturazione del debito che erano stati annunciati lo scorso marzo. La revisione del piano di ristrutturazione concordato con i creditori è finalizzata ad inglobare quella che è la situazione attuale della società. Non è necessario essere degli esperti in diritto fallimentare, per comprendere che, un annuncio simile venga interpretato molto male dal mercato. Se a ciò si aggiunge il fatto che Evergrande ha reso noto l’annullamento delle riunioni che erano state precedentemente previste per lunedì e martedì e che avevano all’ordine del giorno proprio la ristrutturazione del debito, si può dedurre come la situazione complessiva sia a dir poco drammatica.

Piano di ristrutturazione Evergrande bloccato: dramma per la società

Lo snodo fondamentale per inquadrare in modo corretto la situazione di Evergrande è il destino del piano di ristrutturazione. A causa degli ultimi aggiornamenti tutto è ora bloccato e questo non fa bene al colosso immobiliare cinese e non può andare bene neppure agli investitori.

Steven Leung, direttore delle vendite di UOB Kay Hian a Hong Kong, ha affermato in una intervista alla Reuters che il piano non può andare oltre aggiungendo che anche le altre opzioni come ad esempio la conversione del debito in azioni di altre società controllate quotate, di cui pure si parlato nei mesi scorsi, non son praticabili alla luce di quella che è la situazione attuale. Per Leung, inoltre, è palese che le preoccupazioni per il futuro di Evergrande abbiano un impatto su tutto il settore immobiliare. A farne le spese, ha aggiunto l’analista, sono soprattutto le società più piccole che però hanno un elevato livello di indebitamento e al tempo stesso pochissimi progetti immobiliari a portata di mano.

Vale la pena ricordare che era appena inizio settembre quando Evergrande aveva annunciato di aver deciso di posticipare la decisione sulla ristrutturazione del debito offshore a ottobre per poter permettere ai detentori del suo debito più tempo per vagliare la proposta formulata. Evergrande necessita del via libera di oltre il 75 per cento dei creditori di ogni classe per poter approvare un piano che offre ai titolari di diritti, un paniere di opzioni per scambiare il debito con nuove obbligazioni e strumenti legati alle azioni.

E poichè i guai davvero a volte non vengono da soli (nel caso di Evergrande è palese che non ci sia un solo elemento a favore), la scorsa settimana la polizia cinese aveva tratto in arresto alcuni dipendenti della divisione finanziaria Evergrande Wealth Management. Immediato l’effetto sulle azioni del colosso immobiliare che, anche in quella circostanza, erano affondate malamente.

Insomma per Evergrande è sempre più buio ma il problema è che le ripercussioni, a causa del solito effetto domino, interessato tutto il settore immobiliare.

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