In un periodo finanziario turbolento, dove conviene investire per ottenere successo? Secondo alcuni analisti, la risposta è puntare sulla regione asiatica anziché sugli Stati Uniti.
Un recente articolo di Cnbc infatti ha messo in luce le ragioni dietro questa scelta, sottolineando come l’Asia si distingua come un’area da tenere d’occhio in grado di sovraperformare il mercato mondiale nel suo complesso.
Nonostante i modesti guadagni registrati fino ad ora dalle azioni asiatiche rispetto a quelle statunitensi ed europee, l’Asia si dimostra economicamente più diversificata e presenta numerosi fattori positivi, soprattutto in Paesi come il Giappone e la Corea del Sud.
Perché conviene investire nei mercati asiatici
Secondo Nomura, un istituto finanziario, l’Asia dovrebbe offrire una performance superiore nel medio termine. La prospettiva di una crescita economica globale contenuta e la fine degli aumenti dei tassi di riferimento incoraggeranno gli investitori a cercare nuove opportunità in questa regione, premiando le economie con basi solide.
Inoltre, le economie asiatiche in generale sono riuscite a evitare un allentamento qualitativo su larga scala, mantenendo una posizione vantaggiosa in termini di sostenibilità fiscale, inflazione e stabilità finanziaria.
Secondo l’analista Daniela Gombert della società di asset management DWS, i mercati azionari asiatici ed europei sembrano promettenti rispetto al mercato statunitense su un orizzonte temporale di dodici mesi.
Inoltre, le politiche delle banche centrali differiscono notevolmente. Mentre la Federal Reserve degli Stati Uniti ha segnalato possibili aumenti dei tassi di interesse, la maggior parte delle banche centrali asiatiche ha interrotto i loro cicli di incremento dei tassi e sta affrontando un processo di disinflazione. Questo offre un’opportunità per i tagli dei tassi di interesse nelle economie asiatiche, che potrebbero essere attuati prima della Federal Reserve.
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Il caso del Giappone come potenziale mercato di investimento
Dopo la ripresa dalla pandemia, i mercati giapponesi hanno registrato importanti guadagni, con il Nikkei 225 in crescita del 25% e il Topix del 21,5% dall’inizio dell’anno. Secondo Daniela Gombert della società di asset management DWS, la riapertura della Cina e il ritorno dei turisti rappresentano un auspicio per il Giappone. Nonostante i prezzi abbiano già avuto una buona corsa a breve termine, il Giappone è considerato un mercato interessante per gli investitori.
Un altro elemento da monitorare attentamente è l’azione della Banca del Giappone, che potrebbe modificare la sua politica monetaria ultra accomodante. La compagnia di private banking Lombard Odier ha osservato un rimbalzo dell’inflazione complessiva in Giappone e ha previsto che la Banca del Giappone metterà fine alla sua politica di “controllo della curva dei rendimenti” entro l’anno, rispondendo alle sfide inflazionistiche.
Sviluppi tecnologici: l’Asia in testa nel campo dell’intelligenza artificiale
L’Asia si posiziona in cima nel campo degli sviluppi tecnologici, con particolare attenzione all’intelligenza artificiale generativa. Con l’emergere di potenti strumenti di intelligenza artificiale come ChatGPT di OpenAI, Bard di Google ed Ernie Bot di Baidu, l’attenzione si è concentrata anche sull’hardware che alimenta questi strumenti, ovvero i semiconduttori.
I Paesi asiatici hanno investito massicciamente nella costruzione di impianti di produzione di chip e nell’aumento della capacità di produzione di semiconduttori.
Ad esempio, negli Stati Uniti è stato introdotto lo US Chips Act, che fornirà sussidi per un valore di 280 miliardi di dollari nell’arco dei prossimi dieci anni. Anche il Giappone, la Corea del Sud e Taiwan offrono crediti d’imposta e sussidi per sostenere l’industria dei semiconduttori.
Nonostante le restrizioni imposte dagli Stati Uniti alla Cina per l’accesso alle tecnologie dei chip avanzati, il Paese sta lavorando attivamente per sostenere la propria industria dei semiconduttori. Si prevede che la Cina fornirà circa 143 miliardi di dollari di sussidi nel corso dei prossimi cinque anni. Questi investimenti mirano a promuovere l’innovazione nel settore dei semiconduttori e a mantenere un vantaggio competitivo nella produzione di chip avanzati.
L’ascesa dell’intelligenza artificiale generativa creerà una nuova generazione di startup e applicazioni tecnologiche. Questo fenomeno è paragonato all’impatto che l’introduzione dell’iPhone ha avuto sull’industria delle applicazioni mobili e all’emergere del cloud computing che ha generato un nuovo settore di aziende software.
L’esperto sottolinea che quasi un terzo delle entrate globali dei semiconduttori nel 2022 era attribuibile ai chip informatici più sofisticati, e molte aziende asiatiche sono leader nella produzione di questi chip avanzati.
L’Asia, grazie agli investimenti nell’industria dei semiconduttori e alla sua posizione di avanguardia nell’intelligenza artificiale generativa, si prospetta come una regione promettente per gli investitori interessati al settore tecnologico. Le opportunità di crescita e innovazione sono ampie, e l’Asia potrebbe svolgere un ruolo chiave nella definizione del futuro dell’intelligenza artificiale e delle tecnologie connesse.
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