Le Borse asiatiche sono prevalentemente in rialzo questo venerdì, in scia ai guadagni registrati a Wall Street dopo i risultati sopra le aspettative di Nvidia e di altre società, che hanno riportato profitti più robusti del previsto.
Anche i futures statunitensi hanno mostrato un andamento positivo, mentre le tensioni geopolitiche hanno contribuito a spingere al rialzo i prezzi del petrolio. Giovedì infatti, il presidente russo Vladimir Putin ha risposto al recente attacco NATO su territorio russo internazionalmente riconosciuto, lanciando un nuovo missile balistico a medio raggio.
Le principali Borse asiatiche in dettaglio
- Giappone: L’indice Nikkei 225 è salito dello 0,7% a 38.283,85 punti, sostenuto da dati incoraggianti sull’inflazione, che in ottobre è scesa al 2,3% dal 2,5% del mese precedente, segnando il livello più basso da gennaio. Questa dinamica sarà centrale durante la prossima riunione della Banca del Giappone a dicembre, dove alcuni investitori prevedono un aumento del tasso di interesse a breve termine dallo 0,25% allo 0,5%.
- Australia: L’S&P/ASX 200 ha guadagnato lo 0,9%, chiudendo a 8.393,80.
- Corea del Sud: Il Kospi è salito dello 0,8% a 2.501,24.
- Cina: In controtendenza, l’indice Hang Seng di Hong Kong è sceso del 2% a 19.211,17, mentre il Shanghai Composite ha registrato un calo del 3,1%, chiudendo a 3.367,19.
Bitcoin e criptovalute: un rally storico
Nel mercato delle criptovalute, il Bitcoin ha raggiunto un nuovo massimo storico, superando per la prima volta i $99.000 giovedì, per poi stabilizzarsi intorno ai $98.000 venerdì mattina, orario asiatico.
Dall’inizio dell’anno, la criptovaluta ha più che raddoppiato il suo valore, con una crescita accelerata dopo le elezioni americane. Il presidente eletto Donald Trump ha annunciato piani ambiziosi per fare degli Stati Uniti “la capitale globale delle criptovalute” e creare una “riserva strategica” di bitcoin.
Anche il mercato azionario ha reagito positivamente alle notizie legate al bitcoin. Tuttavia, la volatilità rimane elevata: MicroStrategy, azienda nota per l’acquisto massiccio di bitcoin, ha visto i suoi titoli oscillare bruscamente, chiudendo la giornata con un calo del 16,2% dopo un iniziale rialzo del 14,6%.
Wall Street: Nvidia e le small-cap in evidenza
Giovedì, l’indice S&P 500 ha chiuso in rialzo dello 0,5% a 5.948,71, trainato principalmente dai settori che tendono a performare meglio in un contesto di crescita economica. Le small-cap sono state protagoniste, con l’indice Russell 2000 che ha registrato un balzo dell’1,7%.
Nvidia ha continuato a dimostrare la sua forza: il titolo è salito dello 0,5% dopo aver superato le stime degli analisti sia per utili che per ricavi, grazie alla crescente domanda dei suoi chip per l’intelligenza artificiale. Questo ha ulteriormente sostenuto l’ottimismo degli investitori, nonostante una giornata altalenante per i mercati.
Mercato obbligazionario, materie prime e valute
Nel mercato obbligazionario, il rendimento del Treasury a 10 anni è leggermente aumentato al 4,43% dal 4,41% del giorno precedente, influenzato da segnali misti sull’economia statunitense. Le richieste di sussidi di disoccupazione sono diminuite, suggerendo un mercato del lavoro solido, mentre il settore manifatturiero nella regione del Mid-Atlantic ha registrato una contrazione inaspettata.
Sul fronte energetico, il petrolio ha mostrato un rialzo. Il greggio americano è salito di 44 centesimi a $70,54 al barile, mentre il Brent, benchmark internazionale, ha guadagnato 45 centesimi, chiudendo a $74,68.
Nel mercato valutario, il dollaro ha mostrato un leggero rafforzamento rispetto allo yen, salendo a 154,80 yen da 154,52 yen. L’euro è invece passato a $1,0494, in crescita rispetto a $1,0479 del giorno precedente.
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