Con il mondo che sembra essere ben avviato nel lungo percorso di ripresa post-pandemica, agli investitori non sfugge di certo come i mercati azionari giapponesi hanno fatto registrare risultati migliori di quelli degli altri mercati sviluppati sia nel 2020 che nel 2021. Ma per quale motivo?

Ad occuparsi del tema è stata un’interessante nota di approfondimento a cura di Cédric Le Berre, Senior Analyst di Union Bancaire Privée (UBP), che rammenta come all’inizio del secolo i rendimenti azionari delle aziende giapponesi si fossero mossi in modo ciclico, influenzati dai trend economici globali e in particolare da quelli USA.

Dunque, lo stesso potrebbe accadere ora: con il rapido rimbalzo dei principali indicatori statunitensi, anche nel 2021 le società giapponesi potrebbero infatti beneficiare di un rimbalzo ciclico dei rendimenti azionari da meno del 6% – valore comune durante le recessioni economiche – a circa il 9-10%, livello tipico delle fasi di ripresa.

Il buon posizionamento delle società giapponesi

In tale ambito di commento, si noti come le società giapponesi siano ben posizionate per beneficiare di una ripresa ciclica globale, sia in termini assoluti che rispetto agli altri mercati sviluppati.

“Con le espansioni multiple che hanno guidato i rendimenti totali, una forte ripresa degli utili societari dovrebbe essere sufficiente a compensare una probabile compressione dei multipli P/E nel 2021, a condizione che gli ulteriori aumenti dei rendimenti decennali statunitensi siano più contenuti che non nelle ultime settimane. Data questa interconnessione tra compressione dei multipli P/E e crescita degli utili, il Giappone presenta un’eccellente opportunità per l’alfa generato dalla selezione dei titoli, e come minimo, in questa fase della ripresa economica favorisce le soluzioni attive rispetto a quelle orientate all’indice” – sottolinea l’analista di UBP.

L’influenza delle leggi sulla governance

A questo punto, l’esperto di UBP si domanda se la buona performance delle azioni giapponesi possa essere sostenuta grazie ai costanti miglioramenti della governance?

Effettivamente, dall’introduzione dei codici di governance del 2014/15 si è assistito a un graduale miglioramento degli standard e, dunque, potrebbe esserci rinnovata fiducia sul fatto che la revisione del Corporate Governance Code (in corso di uscita) e la della struttura di mercato della Borsa di Tokyo e dei requisiti per quotarsi (2022) possano apportare nuovi benefici.

Dunque, i miglioramenti sul fronte della governance aziendale potrebbero esercitare un ruolo di rilievo per influenzare l’evoluzione societaria, integrandosi in una rete di determinanti che, evidentemente, prevede anche l’analisi degli indicatori in aumento sulla ripresa dell’economia reale, su ritmi superiori alle aspettative.

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