La crescita dei ricavi di Huawei ha subito un forte rallentamento nel terzo trimestre 2020, e la sua marginalità netta si è ulteriormente ridotta a causa delle sanzioni statunitensi che ne hanno turato l’attività internazionale.

E così, il fatturato del trimestre di settembre si è attestato a 217,3 miliardi di yuan (31,91 miliardi di dollari), in crescita del 3,7% rispetto ai 209,5 miliardi di yuan registrati nello stesso periodo dello scorso anno. Nei primi nove mesi dell’anno, le entrate sono state pari a 671,3 miliardi di yuan (98,57 miliardi di dollari), in crescita del 9,9% rispetto ai 610,8 miliardi di yuan registrati nello stesso periodo dello scorso anno. Si tratta di un significativo rallentamento della crescita, considerato che nei primi nove mesi del 2019 la crescita dei ricavi di Huawei era stata del 24,4%.

Nel frattempo, il margine netto di Huawei è stato dell’8% nei primi nove mesi dell’anno, in calo rispetto all’8,7% dello stesso periodo dello scorso anno.

Le sanzioni di Washington stanno chiaramente danneggiando il gigante cinese della tecnologia.

Ricordiamo infatti che lo scorso anno Huawei fu inserita in una lista nera per l’export USA, e che in virtù di ciò Google ha tagliato i legami con la società cinese, tanto che gli smartphone dell’azienda asiatica non possono oggi più utilizzare il software del sistema operativo mobile Android, con licenza. Questo ha danneggiato le vendite di smartphone di Huawei al di fuori della Cina, mentre il suo mercato interno ha continuato a prosperare.

Huawei non ha reso noto quali parti del suo business abbiano contribuito alla crescita del fatturato, ma all’inizio di quest’anno la società aveva precisato che la sua attività di consumo, che comprende i suoi smartphone, è stata responsabile di quasi tutti i 12 miliardi di dollari di mancato guadagno che ha visto nel 2019 rispetto ai suoi stessi obiettivi.

Incognite sono ora presenti sul prossimo futuro a breve termine di Huawei. La compagnia sta infatti fronteggiando ulteriori sanzioni imposta da Washington, con minaccia di taglio delle forniture di semiconduttori dal suo principale fornitore TSMC. Questo potrebbe paralizzare il suo business degli smartphone, valutato che Huawei non ha molte alternative in proposito.

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