Il Giappone sta compiendo nuovi passi in avanti per cercare di mettere a punto un nuovo pacchetto di stimoli da 1.100 miliardi di dollari: un maxi intervento che dovrebbe caratterizzarsi per una spesa diretta piuttosto ingente, che dovrebbe contenere gli effetti negativi della pandemia da Covid-19, che sta spingendo l’economia del Paese asiatico verso una nuova pesante recessione.
Anche se per il momento non si ha a disposizione alcun materiale “formale” sul piano di stimolo giapponese, Reuters – che ha messo gli occhi su una bozza – afferma che sarà quantificabile in 117.000 miliardi di yen, da finanziarsi con un budget aggiuntivo che si accoderà a quello già precedentemente lanciato ad aprile, per un totale di 234.000 miliardi di yen, ovvero il 40% del Prodotto Interno Lordo del Giappone.
Ma che cosa conterrà questo piano di stimolo?
L’elemento che sta emergendo con maggiore interesse è la presenza di un ingente quantitativo di spesa diretta combinata, che rappresenterebbe altresì uno dei maggiori pacchetti fiscali anti-pandemia stanziati in tutto il mondo, avvicinandosi altresì a quei 2.300 miliardi di dollari preventivati negli USA. Tra le voci di rilievo, l’incremento della spesa sanitaria, gli aiuti alle imprese che sono in uno stato di difficoltà per il pagamento delle locazioni dei propri uffici, il supporto agli studenti che hanno per il proprio lavoro part-time, sussidi diretti a quelle imprese che hanno subito un calo delle vendite in questo periodo.
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Presentando alcune delle proprie linee guida per fronteggiare la pandemia da nuovo coronavirus, il primo ministro Abe ha specificato l’intenzione del proprio esecutivo di tutelare le imprese e l’occupazione “con qualsiasi mezzo”, e la volontà di adottare tutte le misure che sono necessarie per potersi preparare a una nuova ondata epidemica.
Reuters ha poi indicato che per poter finanziarie questo secondo budget il Giappone emetterà altri 31.900 miliardi di yen in titoli di Stato, nell’ambito del secondo budget supplementare per l’attuale anno finanziario che avrà termine a marzo 2021.
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