Stando ai dati forniti da Refinitiv, è stato il gigante tecnologico cinese Alibaba la società più ricercata dagli investitori in Asia.
Complessivamente, sono stati la tecnologia e le banche a dominare le scelte degli analisti nel 2019, e non è un caso che i rispettivi settori azionari abbiano registrato forti guadagni.
L’andamento dei listini
I listini azionari cinesi sono cresciuti di buon ritmo nell’anno che si accinge a conclusione, con il Composite di Shanghai che è aumentato di quasi il 22% rispetto all’inizio dell’anno, mentre l’indice principale della Borsa di Shenzhen è salito di circa il 43%.
L’indice Hang Seng di Hong Kong, nel frattempo, dovrebbe chiudere il 2019 su un valore più alto rispetto all’inizio dell’anno di circa il 12%. L’indice dell’MSCI delle azioni dell’Asia-Pacifico (ex Giappone) ha raggiunto il livello più alto dell’anno all’inizio di dicembre. Le valutazioni dei titoli asiatici, invece, sono salite a un nuovo massimo biennale a novembre, secondo i dati Refinitiv.
Le scelte degli investitori
Tornando alle singole scelte azionarie, Refinitiv ci dice che il gigante tecnologico cinese Alibaba è stata la società più amata in Asia, tanto che degli analisti interessati, ben 47 su 48 hanno emesso “buy” e “strong buy” per il titolo di Jack Ma.
Tencent, quotato a Hong Kong, si è aggiudicato il secondo posto in questa speciale classifica con 41 dei 45 analisti che hanno emesso una valutazione “buy” e un “strong buy”. Tra i preferiti tecnologici anche Samsung Electronics, dalla Corea del Sud, con 35 “buy” e “strong buy” su 40 analisti.
Passando agli istituti di credito, le banche in India hanno dominato molte posizioni in cima alla lista, tra cui State Bank of India e ICICI Bank – tra i maggiori finanziatori del Paese.
È pur vero che le banche statali indiane sono state afflitte da diversi problemi di debito e di grande esposizione a crediti inesigibili. Tuttavia, è anche vero che il governo ha pompato miliardi di dollari nell’economia per aiutare gli istituti in difficoltà in cambio dell’attuazione di riforme che dovrebbero rafforzare il settore nei prossimi anni.
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