L’indice Hang Seng nella Borsa di Hong Kong cresce del 4% in seguito alle notizie secondo cui il controverso disegno di legge sull’estradizione sembra essere destinato al ritiro. Si avvicina pertanto un passo indietro, secondo i media locali, per quanto attiene una proposta di legge che avrebbe consentito l’estradizione in Cina, e che ha scatenato mesi di proteste di massa e smorzato il sentimento degli investitori finanziari in uno degli hub più importanti del Continente asiatico.
Secondo il South China Morning Post e altri media locali, l’annuncio dovrebbe avvenire tra poche ore. Evidente è stato il riflesso sulla piazza azionaria: l’operatore ferroviario MTR, ad esempio, precedentemente colpito da una serie di interruzioni nelle sue operazioni di servizio e da danni alle sue infrastrutture, è cresciuto di quasi 7 punti percentuali. Ha fatto meglio la compagnia aerea Cathay Pacific, che ha visto le azioni aumentare del 7,82%, con il CEO che si è dimesso a metà dello scorso mese di agosto, dietro le pressioni politiche di Pechino, dopo che uno dei piloti è stato individuato partecipare alle proteste organizzate a Hong Kong.
A rasserenarsi sembrano essere anche gli investitori della Cina continentale, con l’indice Composite di Shanghai che è salito dello 0,93% a circa 2.957,41 punti, mentre il listino di Shenzhen è cresciuto dello 0,69% a 9.700,32 punti. Anche il Composite di Shenzhen è cresciuto dello 0,667% a circa 1.636,40 punti.
Per quanto attiene le letture macroeconomiche, l’indice Caixin/Markit Services Purchasing Managers’ Index è stato pari a 52,1 punti ad agosto, il più alto livello da maggio e, dunque, in condizione di crescita (la soglia di 50 punti è quella che nelle letture PMI separa lo scenario di crescita da quello di contrazione).
In Giappone, il Nikkei 225 ha guadagnato lo 0,12% per chiudere a 20.649,14 punti, mentre l’indice Topix ha perso lo 0,26% per chiudere la giornata di negoziazione a 1.506,81 punti. Il Kospi in Corea del Sud ha chiuso in aumento dell’1,16% a 1.988,53 punti. L’S&P/ASX 200 in Australia ha chiuso invece in calo dello 0,31% a 6.553,00. I dati pubblicati mercoledì hanno mostrato l’economia australiana in crescita come previsto durante il secondo trimestre, con prodotto interno lordo aumentato dello 0,5% trimestre su trimestre su base destagionalizzata, e cresciuto dell’1,4% su base annua.
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