Il presidente Donald Trump ha dichiarato che la Cina è pronta a tornare al tavolo dei negoziati, e che finalmente i due Paesi cominceranno a parlare molto seriamente di una trattativa. Parlando al recente vertice del G7 a Biarritz in Francia, infatti, il presidente USA ha nuovamente stupito con la sua retorica comunicativa, elogiando il presidente cinese Xi Jinping e accogliendo con favore il suo desiderio di trovare un accordo.

Trump ha commentato sottolineando come la Cina abbia preso contatto con i negoziatori americani e abbia espresso la volontà di tornare al tavolo “Sono stati gravemente feriti, ma capiscono che questa è la cosa giusta da fare e io ho un grande rispetto per questo sviluppo, molto positivo per il mondo” – ha affermato ancora l’inquilino della Casa Bianca, che ritiene a questo possibile un accordo.

Ma è davvero così? Per il momento, vige il massimo riserbo. Di fatti, nel frattempo, a Pechino, il portavoce del ministero degli Esteri Geng Shuang ha dichiarato di non essere a conoscenza del fatto che sia stata fatta una telefonata tra le due parti. Trump ha tuttavia replicato di non voler fornire ulteriori dettagli, limitandosi ad affermare che gli Stati Uniti hanno diversi contatti ai massimi livelli cinesi.

Ricordiamo che prima di partire per il G7 Trump aveva affermato che avrebbe aumentato i dazi esistenti su 250 miliardi di dollari di prodotti cinesi al 30% dal 25% il prossimo 1° ottobre. Inoltre, ha dichiarato che le tariffe su altri 300 miliardi di dollari di merci cinesi, che iniziano ad entrare in vigore il 1° settembre, saranno del 15% invece del 10%. In aggiunta a ciò, ha confermato che potrebbe dichiarare emergenza nazionale l’escalation della guerra commercial con la Cina.

Insomma, una consueta altalena di aperture e chiusure, in un rapporto intricato bilaterale di cui, però, a farne le spese è l’intera economia globale.

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