La Commissione per i servizi finanziari della Corea del Sud ha annunciato l’intenzione di fornire sostegno finanziario “sufficiente” alle imprese nazionali che sono colpite dalle restrizioni alle esportazioni giapponesi nel tentativo di limitare l’impatto sull’economia.
Le istituzioni finanziarie, compresa la Korea Development Bank, prorogheranno dunque di un anno la scadenza dei debiti delle aziende colpite dalle restrizioni all’export verso Tokyo, mentre gli istituti di credito commerciali attueranno volontariamente tale misura.
Ricordiamo che Corea del Sud e Giappone hanno intensificato il livello di tensione nella loro controversia commerciale nella scorsa settimana, chiudendo le porte a una risoluzione rapida di una trade war che minaccia i legami tra le due nazioni, con particolare riferimento alle linee di approvvigionamento industriale. Il Giappone ha rimosso la Corea del Sud da una lista di destinazioni di fiducia per le esportazioni, e un comportamento simile è stato assunto anche da Seul.
Al fine di contenere i malus che un simile approccio potrebbe comportare per l’economia del Paese, il governo sudcoreano ha inoltre pianificato di espandere i programmi di supporto alla liquidità delle aziende. Il parlamento della Corea del Sud ha intanto approvato un extra budget per sostenere l’economia oramai sempre più stagnante, con più di 220 milioni di dollari di iniezione, in risposta all’aumento delle restrizioni alle esportazioni giapponesi.
Il ministero delle Finanze sta anche esaminando possibili nuove misure fiscali e di bilancio per ridurre al minimo i danni causati dalle intenzioni giapponesi, e ha intanto ordinato di monitorare l’impatto delle restrizioni sull’economia e sui mercati.
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