Poco fa Samsung ha annunciato di dover ritardare i piani per il proprio Galaxy Fold, il dispositivo pieghevole da (quasi) 2.000 dollari di prezzo, in grado di aprirsi come un tablet, e richiudersi come uno smartphone.

Considerato che il prodotto era uno dei nuovi perni della strategia di vendita di Samsung in questo nuovo comparto, gli analisti si sono soffermati nel cercare di comprendere quali potrebbero essere i problemi legati a questo dispositivo, sostenendo che probabilmente quelli più noti – il display – sarebbero solo la punta dell’iceberg.

Bloomberg evidenziava ad esempio che, nonostante lo spunto rivoluzionario di interesse, il dispositivo non è soddisfacente né come smartphone né come tablet, e che superata l’eccitazione iniziale (il primo modello “recensibile” del Fold è arrivato il 15 aprile), e la convinzione che finalmente Samsung stava provando qualcosa di diverso rispetto ai concorrenti, a prender piede è stata un po’ di delusione.

È insomma diventato subito evidente – afferma un focus condotto da Bloomberg – che erano stati compiuti degli importanti compromessi. Per esempio, quando si utilizza il dispositivo in formato “piegato”, il device è spesso e ingombrante (ha circa lo spessore di due smartphone normali). Di per sé, poi, lo schermo da 4,3 pollici non è utile per molto al di là di fare e ricevere chiamate, ed è troppo stretto per digitare qualcosa di diverso da semplici messaggi veloci. Rispetto a quanto siamo abituati a vedere oggi, il display frontale era inoltre caratterizzato da cornici superiori e inferiori molto più visibili.

Certo è che aprendo il device si apre agli occhi dell’utente un display grande, luminoso e colorato. Ma, afferma ancora l’approfondimento, è stato proprio allora che i gravi difetti del Fold sarebbero emersi, con lo schermo interno contraddistinto da una pellicola di plastica che ha cominciato a spellarsi negli angoli, inducendo l’utente a rimuoverlo. Proprio allora sarebbero emersi nuovi problemi, con Samsung che ha invitato solo allora a tenere questa pellicola sul dispositivo.

Alcuni recensori sostengono inoltre che a distanza di un solo giorno il lato sinistro del display pieghevole avrebbe smesso di funzionare e, un po’ più tardi, circa tre quarti del lato destro dello schermo sono diventati neri. Il giorno successivo, nella parte superiore della cerniera si era sviluppata una piccola lacerazione.

È pur vero, ad onor di cronaca, che sono altrettante le note positive, soprattutto sul fronte software. Tuttavia, Samsung sembra essersi resa conto che il proprio device pieghevole è ben lungi dall’essere pronto per il mercato. E, proprio per questo motivo, ha scelto di rinviare la vendita del dispositivo.

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