Le elezioni generali indiane dovrebbero iniziare l’11 aprile e concludersi il19 maggio, con i risultati che dovrebbero essere disponibili il 23 maggio, data in cui sarà chiaro se il partito BJP rimarrà al potere con Narendra Modi, o se l’INC di Rahul Gandhi tornerà in carica. Tra i due scenari vi è anche un terzo caso: i due principali partiti destinati a ricoprire il ruolo di supporto a una coalizione con una parte terza.
Il contesto elettorale
Schroders, in una recente nota, cerca di comprendere che cosa potrebbe accadere, ricordando – in una nota – che con l’avvicinarsi delle elezioni ci sarà una crescente attenzione verso i sondaggi, soprattutto perché recentemente questi hanno indicato che la coalizione del BJP, la NDA, potrebbe essere a rischio. Il BJP ha infatti perso più consensi rispetto all’INC.
Tuttavia, il trend – che sembra essere piuttosto netto fino allo scorso anno – è stato oggetto di una battuta d’arresto a metà febbraio, quando un gruppo militante con base in Pakistan ha ucciso 40 poliziotti indiani in un attentato suicida con un’autobomba. Le tensioni sono cresciute rapidamente, per poi culminare con la cattura e il rilascio di un pilota dell’aeronautica indiana, in seguito a un combattimento aereo sopra il Pakistan.
A quel punto, i consensi per il primo ministro Modi hanno ricevuto una forte spinta, grazie sua gestione dell’incidente, ritenuta soddisfacente. Anche il suo partito sembra averne beneficiato, rendendo più probabile che possa tornare al potere.
Una conferma delle politiche in essere
Per quanto concerne quel che potrebbe accadere, gli analisti di Schroders ritengono che chiunque vinca non dovremmo aspettarci un cambiamento delle politiche, in ogni direzione. Dunque, dovrebbero poter trovare prolungamento le iniziative in favore delle imprese, con una maggioranza ridotta che risulterà ancora più difficile per il premier (immaginiamo, Modi), far passare le riforme controverse.
In termini di prospettive di mercato, il contesto ci fa pensare che ogni forte reazione al risultato delle elezioni sia improbabile. In mancanza della maggioranza assoluta di un singolo partito nella Camera Bassa e Alta, sembra che le riforme aggressive saranno escluse all’agenda. D’altronde, le riforme agraria e del lavoro sono state delegate a livello di singoli Stati e sono già state escluse dall’agenda nazionale, per il momento.
Naturalmente, quanto sopra non sta a significare che la probabile vittoria di Modi non possa innescare un rally, o che la vittoria del partito del Congresso o un Parlamento bloccato non condurrà a un sell-off. Riteniamo tuttavia che entrambe queste reazioni saranno guidate dal sentiment, con l’India che vedrà probabilmente un miglioramento graduale e incrementale, con conseguente aspettative ricalibrate verso un cauto ottimismo.
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