Negli ultimi giorni Piya Sachdeva, Economist, Schroders, ha commentato l’evoluzione dell’economia giapponese, il cui rimbalzo viene definito come “incoraggiante in un quadro di indebolimento dell’outlook del commercio globale”. Insomma, il fatto che l’economia giapponese garantisca un’immagine interna piuttosto robusta costituirebbe un elemento di forza, date le prospettive più deboli per il commercio internazionale.
Secondo l’esperta, “la stima per la crescita del PIL reale del secondo trimestre del Giappone si è attestata allo 0,5% su base trimestrale trimestre (q / q)”, con rimbalzo da una contrazione dello 0,2% q / q in Q1. Un elemento che non solamente ha ribadito il rallentamento temporaneo dell’economia giapponese nel primo trimestre, ma ha anche superato le aspettative del mercato, pari allo 0,3% t / t, segnando un ritorno della crescita giapponese al di sopra della crescita potenziale.
“La crescita è stata trainata dalla domanda interna, che è incoraggiante date le prospettive più deboli per commercio globale nella seconda metà dell’anno – ha rammentato ancora l’esperta, sostenendo come – la crescita nel secondo trimestre è stata trainata dalla forte domanda interna, che ha contribuito a 0,6 punti percentuali (pp) alla crescita”.
In particolare, la domanda interna era trainata dal consumo e dagli investimenti, con il primo che è aumentato dello 0,7% q / q, contribuendo 0,4 pp alla crescita da solo. “Questo ha segnato un rimbalzo atteso dalla contrazione dei consumi nel primo trimestre, dovuta a un picco temporaneo dell’inflazione. Gli investimenti hanno anche contribuito a stimolare la crescita, contribuendo con 0,1 pp” – ha affermato.
Per quanto infine riguarda le esportazioni nette, queste “hanno rappresentato un ostacolo alla crescita del PIL reale di 0,1 punti percentuali. Il contributo delle esportazioni alla crescita è ora rallentata per tre trimestri consecutivi (…)Nel frattempo le importazioni più forti, coerenti con un quadro di domanda domestica più forte, significava che le esportazioni nette hanno rappresentato un ostacolo generale alla crescita” – conclude l’esperta.
Tra le altre valutazioni elaborate da Schroders, il deflatore del PIL, una misura dell’inflazione, è decelerato allo 0,1% su base annua (a / a) nel secondo trimestre da 0,5% a / a, rispecchiando gli sviluppi inflazionistici deboli nel secondo trimestre. Insomma, in definitiva è la debolezza dell’inflazione il problema principale per la Bank of Japan (BoJ) e questa sorpresa positiva della crescita domestica dovrebbe aiutare la Boj a mantenere invariato il suo corso.
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