bandiera Italia con strada verso successo
Moody's ha anche alzato l'outlook sull'Italia a stabile - Borsainside

La tanto attesa notizia positiva è arrivata ieri sera: Moody’s ha confermato il rating sull’Italia al livello Baa3 alzando l’outlook dal precedente negativo a stabile. Proprio il fatto che l’outlook italiano fosse negativo aveva lasciato ipotizzare che l’agenzia di valutazione internazionale potesse rivedere il rating a junk ossia spazzatura. Rischio scongiurato invece e adesso gli investitori possono guardare con più fiducia ai mercati italiani.

Oggi Borsa Italiana è chiusa ma quale migliore occasione per fare il punto sulla valutazione dell’agenzia internazionale in modo tale da arrivare poi preparati all’apertura degli scambi di lunedì? Vediamo allora cosa hanno detto degli analisti perchè se è vero che il rating non è stato tagliato, è altrettanto vero che nella valutazione complessiva non mancano delle indicazioni negative che, soprattutto il governo, dovrebbe tenere ben in considerazione.

Prima di entrare nel dettaglio dell’articolo, ricordiamo che la conferma del rating dell’Italia da parte di Moody’s può avere stupito l’italiano medio ma non gli analisti. Come abbiamo avuto modo di evidenziare ieri, infatti, le previsioni era proprio per il mantenimento del rating a Baa3.

Ecco cosa ha detto Moody’s sul rating dell’Italia

Sono tanti i punti toccati dall’agenzia Moody’s nella sua valutazione sul rating italiano. Secondo gli esperti le prospettive a breve termine dell’Italia (stabili e non più negative) sono supportate dall’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) e dai recenti miglioramenti nel settore bancario.

Nel report è stata poi evidenziata la diminuzione dei rischi legati alle forniture energetiche sia grazie al clima favorevole dello scorso inverno che per merito delle azioni intraprese dal governo per diversificare le forniture e potenziare l’infrastruttura energetica del Paese. Moody’s ha anche messo in risalto il significativo miglioramento del settore bancario italiano che ha condotto, sia pure a piccolo passim ad una maggiore efficienza operativa e a miglioramenti complessivi della redditività delle banche.

Fin qui le note positive. Non mancano, poi, i segnali più preoccupanti. Tanto per iniziare gli analisti di Moody’s hanno sottolineato che i livelli di debito dell’Italia sono purtroppo destinati a restare elevati. Proprio per tale ragione la necessità di ridurre il deficit nei prossimi anni è stata indicata come fondamentale se l’Italia vuole garantire una traiettoria sostenibile del debito anche perchè il differenziale tra la crescita nominale e i tassi di interesse tornerà negativo nel 2025 e questo richiederà un surplus primario per la stabilizzazione del debito.

Parlando di numeri, la relazione di Moody’s prevede un deficit italiano pari al 4,4 per cento del PIL nel 2024, con rischi associati alla riforma dell’imposta sul reddito (Irpef). Secondo gli esperti la positiva crescita prevista per il PIL nei prossimi anni dovrebbe contribuire a far ridurre il rischio di un deterioramento significativo degli equilibri di bilancio. Tuttavia gli analisti non fanno sconti affermando che il conseguimento di consistenti risanamenti dei conti pubblici nei prossimi anni non sarà certo una missione politica semplice da conseguire.

E per finire nella nota di Moody’s c’è una valutazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che viene indicato come un’opportunità unica per il rafforzamento della crescita e l’attuazione di riforme cruciali per il Paese. Gli analisti hanno però espresso anche preoccupazione per i rischi di credito associati a un’inefficiente esecuzione delle politiche macroeconomiche. Ad esempio i ritardi nel disbursing dei fondi UE sono significative di debolezze più ampie rispetto a quelle che erano state indicate prima del lancio del PNRR.

Come reagirà Borsa Italiana alla conferma del rating di Moody’s?

Per gli investitori, a questo punto, diventa cruciale capire come reagirà Piazza Affari alla conferma del rating dell’Italia da parte di Moody’s. Iniziamo col dire che l’ultima seduta di Ottava si è chiusa in verde per la borsa di Milano. Il Ftse Mib ha infatti guadagnato lo 0,82 per cento a 29.498 punti, dopo essersi mosso tra un minimo di 29.320 punti e un massimo di 29.540 punti. Molto importante il fatto che nell’intera settimana il principale indice di Borsa Italiana ha registrato una progressione del 3,49 per cento.

Questo significa che la conferma del rating dell’Italia da parte di Moody’s era data per scontata dai mercati. Se l’agenzia di valutazione non avesse confermato il suo giudizio, lunedì il Ftse Mib avrebbe aperto con un pesante passivo ma visto che tutto è andato come da attese, si può ipotizzare che l’avvio della prossima Ottava sia all’insegna della tranquillità che perchè l’appuntamento clou del 20 novembre 2023 è con lo stacco dei dividendi.

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