Stando a quanto ha appena affermato l’Istat, nel mese di settembre, dopo la frenata di luglio e agosto, ci sarebbe stato un buon rimbalzo del mercato del lavoro, con occupati in crescita di 59mila unità rispetto al mese precedente e di 273 mila unità rispetto allo stesso periodo del 2020. Il dato si mantiene positivo anche da inizio anno, con mezzo milione di occupati recuperati da gennaio, anche se ancora sotto 300mila unità rispetto ai livelli pre-pandemici.
L’Istat sottolinea altresì un lieve calo del tasso di disoccupazione, ovvero del numero di persone che cercano un impiego e non lo trovano, sul totale della popolazione attiva. Il dato cala al 9,2% contro il 9,3% di agosto, ma cresce la disoccupazione giovanile, con un tasso del 29,8% nella fascia 15-24 anni, in aumento dell’1,8% rispetto al mese prima. Un dato che è determinato non da una variazione degli inattivi, bensì da un calo degli occupati nella fascia.
Entrando ancora più nel dettaglio dei dati mensili, a trainare la crescita degli occupati sono soprattutto i lavoratori dipendenti (+87 mila), esclusivamente a termine (+97 mila) rispetto a quelli stabili (-11mila). Continua intanto la discesa degli indipendenti, in calo di 28 mila unità. Rimane sostenuto il contributo delle donne sulla crescita degli occupati (+46 mila), rispetto al dato dei soli uomini (+13 mila).
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